venerdì 14 dicembre 2018

Quando anche i podcast fatti dalle persone normali portano a qualcosa







Per chi naviga nell'internet e lo vive appieno sapere che esistono podcast o  petizioni dedicati a casi di cronaca mai risolti o con su scritti i nomi di presunti e possibili colpevoli non sarà una novità.
Da una parte, specialmente se parliamo delle petizioni con nomi di possibili colpevoli, è evidente come la cosa sia discutibile tuttavia trovo ancora più discutibile i casi irrisolti, possibili colpevoli in giro e indagini su persone non al di sopra di ogni sospetto mai fatte.
Di questi "prodotti" ne esistono veramente tanti ma oggi voglio dedicare questo articolo ad un podcast che di recente ha raggiunto un particolare traguardo: oggi parliamo di "Missing Alissa".

Alissa Turney è una giovanissima ragazza americana, ormai senza più una madre e sotto la tutela del suo patrigno che un giorno, d'un tratto, scompare.
Così, senza lasciare traccia e senza il minimo indizio.
Alissa da corpo fisico, da persona viva e vegeta sparisce e diventa un fantasma.
Un fantasma che inizia a "infestare" la memoria e la mente di tutti coloro che l'hanno amata e che l'hanno conosciuta.
Un fantasma che inizia a pesare piano piano sulle spalle della sorellastra che tanto l'amava.
La scomparsa di Alissa Turney viene definita volontaria sino a poco tempo fa, sino a quando una ragazza che non la conosceva decide di produrre un podcast dedicato alla sua storia.
Così, Ottavia Zappala si mette ad una scrivania e crea "Missing Alissa".

Ottavia mette insieme un prodotto molto, molto amatoriale che ben dimostra quanto sia finita per caso in tutta questa storia: come "ornamento" abbiamo solo una brevissima sigla.
Gli eventi e la storia di Alissa vengono narrati senza artifici narrativi ed il tutto è tremendamente naturale aiutando, quindi, l'ascolto e la comprensione della serie anche per chi non capisce benissimo l'inglese.
La naturalezza e la semplicità della Zappala, presenti sin da subito, piano piano hanno fatto breccia nel cuore degli ascoltatori e in quella dei parenti di Alissa che piano piano si sono fatti avanti e hanno rilasciato varie testimonianze, nel corso degli episodi, legate alla vita della ragazza e a quelle del suo patrigno che secondo molti e per essere completamente trasparenti anche secondo Ottavia ha ucciso Alissa dopo aver abusato di lei sin da ragazzina.
La giovane creatrice del podcast, spinta da queste rivelazioni, riesce anche ad intervistare lo stesso patrigno della ragazza ed il tutto ad un risultato di un certo tipo.

Ottavia mette insieme un qualcosa di unico in questo panorama produttivo e la bontà di questa iniziativa la porta a raggiungere un traguardo che in questi casi è unico: tramite una petizione spinta dallo stesso podcast sembra che verrà aperta un'indagine nei confronti del patrigno della ragazza.
So che questo può sembrare una forzatura del sistema ed, infondo, lo è tuttavia sono convinto che certe volte va salvaguardata la "vita" di chi non c'è più proprio perché non può più difendersi.

"Missing Alissa" merita perché anche con tutta la sua naturalezza e poca professionalità riesce ad emozionare ed ha raggiunto un traguardo che pochi toccano.

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Alla prossima!

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