venerdì 26 maggio 2017

Perchè qualcuno vorrebbe ancora andare a vedere un altro " Pirati dei Caraibi " ?




Sul mio Twitter e sul mio Facebook ieri ho fatto una domanda: " Qualcuno è ancora interessato a Pirati dei Caraibi? ".
Non l'avrei mai detto, probabilmente per il mio parere personale ma ci arriveremo, ma la risposta è stata, quasi completamente, affermativa.
Infatti, tolto qualcuno, la maggioranza di chi ha risposto è ancora interessato al franchise, ai personaggi o quantomeno è curioso di sapere dove la storia andrà, nuovamente, a parare.
A questo punto mi chiedo: perchè?

Il primo film della saga, pensato e arrivato in sala come one - shot non solo è un bel film in generale ma è anche un inaspettato successo che porta, quindi, la Disney a ordinare altri due film della saga andando a comporre una trilogia.
Gli altri due film sono più strettamente collegati tra loro, uno complementare all'altro tant'è che molti affermano che il secondo sia un film completamente sacrificato per portare a compimento la trilogia iniziata anni prima.
Personalmente non ho particolarmente amato il primo ma ho adorato, nel vero senso della parola, gli altri due seguiti che sono grandissimi film e meravigliosi blockbuster: se volete un film sui pirati questo è quello che fa per voi, soprattutto il terzo che, pur con i suoi difetti, io ho adorato tremendamente.

La trilogia quindi, come Dio vuole, si chiude e lo fa anche bene: difficile poter fare meglio.
Negli anni successivi i tre protagonisti si cullano nel successo delle tre pellicole enormemente, Bloom e la Knightley spariscono completamente e Deep diventa una pallida ombra di se stesso, ma nulla può toccare il successo di una trilogia perfetta.
Nulla tranne un seguito non richiesto, non pianificato e mal eseguito.
 " Oltre i confini del mare " quarto capitolo della saga affoga, questa è l'espressione giusta, qualsiasi possibile revival del franchise regalando al pubblico non solo un film brutto e dimenticabile ma tremendamente lontano dalla qualità dei suoi tre predecessori.
Senza Will e la sua dolce metà tutto il film si regge sulle spalle di Barbossa e di Jack che non reggono la pressione e cadono miseramente insieme a tutti i nuovi innesti del cast.
Nessun personaggio nuovo riesce a catturare il pubblico e Deep risulta più bollito che mai.
" Oltre i confini del mare " arriva al limite del tempo massimo di rilascio di un sequel e fa naufragare l'intera saga.

Il flop critico è così alto che tocca aspettare sino al 2017, sino a qualche giorno fa, per il nuovo episodio della saga: " Pirati dei Caraibi - La vendetta di Salazar ".
Quest'ultima pellicola sfrutta il filone nostalgia degli ultimi anni, strano a dirsi per un franchise relativamente nuovo, richiamando i vecchi protagonisti e unendoli a un nuovo cast, solo due personaggi però, cercando di utilizzare il cambio della guardia riuscito nell'ultimo Star Wars ma non nell'ultimo Indiana Jones.
"  La vendetta di Salazar " richiama i vecchi fan e ne cerca dei nuovi allontanandosi fortunatamente, almeno da quanto ho sentito, dal mal riuscito quarto capitolo.

Ora, mettendo in conto che il quinto film sia migliore del quarto, perchè la gente è interessata alla pellicola?
Non so, forse rivedere i vecchi protagonisti sullo schermo ha sempre un suo fascino.
Forse ci si illude che Deep e i Pirati dei caraibi possano ancora stupire e tornare ai fasti di un tempo.
Io, purtroppo, tutta questa curiosità non me la spiego.
Qualcuno mi risponda, qualcuno mi spieghi.



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Alla prossima!

#Editoriale
#PiratiDeiCaraibi

mercoledì 24 maggio 2017

The Keepers - Più di un semplice crimine





ATTENZIONE LA RECENSIONE CONTIENE UN MINIMO SPOILER SU UNA TEMATICA DEL DOCUMENTARIO

 Netflix ci porta quasi ogni giorni cartoni, serie tv, film e spettacoli comici nuovi alzando continuamente la barra della qualità generale e guadagnandosi, senza problemi, il rinnovo dell'abbonamento mensile.
Uno dei generi prodotti meglio dall'azienda tuttavia è il documentario e, sotto questa stessa etichetta, le docuserie basate su fatti di cronaca nera.

" Making a murdered " qualche tempo fa aveva fatto impazzire il web e l'opinione pubblica e Netflix cerca, ora, di replicarne il successo con " The keepers " serie con la stessa idea alla base, la risoluzione di un crimine del passato, ma con un altro impatto emozionale e visivo.

Sorella Cesnik, insegnante dell’Archbishop Kenough High School di Baltimora, scompare il 7 novembre 1969 e verrà ritrovata qualche mese dopo senza vita.
La polizia inizierà subito le indagini, dopo aver iniziato le ricerche andate fallite, salvo non riuscire ad arrivare a nulla.
Dopo anni però due studentesse della sorella decisono di aprire un gruppo su Facebook e di iniziare a fare le loro indagini.
La serie inizia proprio qui portandoci a conoscere più di una persona coinvolta, più di un sospetto e, soprattutto, più di un " semplice " crimine.
La Cesnik infatti non sembra essere morta senza una vera e propria ragione: qualcuno le ha tappato la bocca.

" The Keepers " infatti non si ferma all'omicidio di sorella Cesnik ma ci porta nell'unico terreno avvelenato seppur molto banale e conosciuto quando si parla di chiese e vescovi specialmente in America: la pedofilia e la molestia sessuale.
Stretta in un intrigo più grande di lei forse la giovane è stata uccisa per aver cercato di fare la cosa giusta oppure, come ci dice il documentario, tutto è stato un caso.

Non so chi l'ha ucciso ma posso dirvi sicuramente una cosa: il documentario vi farà più male del previsto.
Iniziatelo solo se siete duri di cuore.

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Alla prossima!

#TheKeepers
#Netflix
#Recensione

lunedì 22 maggio 2017

The Amazing Spiderman 3 - I Sinistri sei 3




Harry Osborn e Peter Parker per la prima volta dopo tanto, per la prima volta dalla morte di Gwen, si ritrovavano seduti allo stesso tavolo.
Harry era sorpreso, terribilmente sorpreso.
Peter era furioso, davvero furioso.
Prima erano amici, fratelli e ora non erano nulla.
Ora erano solo un ragazzo e un altro ragazzo.
Un supereroe e un supercattivo.
Il Green Goblin e Spiderman.

" Non ti aspettavo " disse Harry a Peter.
" No, certo che non mi aspettavi.
Credevi che non me ne sarei accorto vero?
Credevi che non sarei riuscito a tracciare una linea che portasse sino a te? " chiese Peter, stringendo i pugni.
" Non so di cosa tu stia parlando " Harry sorrise " Guardia?! Guardia questo ragazzo mi sta dando fastidio. ".
" No, non è vero e lo sai anche tu.
Sai che mi hai totlo tutto e anche di più quindi fammi un piacere Harry chiudi quella dannata bocca da idiota e dimmi la verità ".

Harry alzò la mano, fermò la guardia che dopo pochissimo si allontano e dopo si rivolse con un sorriso velenoso e ferito a Peter.
" è già finita Peter.
è finita ancora prima di iniziare.
Ho vinto io e tu hai perso. ".
" Di che cosa stai parlando Harry?
Dimmelo! ".

Harry sorrise ancora e un fulmine colpì il muro della stanza interrogatorio dando finalmente il via allo scontro tra i Sinistri Sei e Spiderman.

sabato 20 maggio 2017

Perchè il Progetto STALKER è stato importante

Quando inizi a fare qualcosa, qualsiasi cosa, ti chiedi se sei bravo.
Ti chiedi se ciò che stai provando a fare, se ciò che stai imparando ti servirà e se avrai la forza per fare ciò che vuoi davvero.
Hai dei dubbi.
È un lavoro difficile, strano e particolare.
È una cosa impossibile, pochi ci riescono.
Devi avere coraggio.
Devi essere.
Tutti questi dubbi sono li, nella tua testa e non se ne vogliono andare, mai.
Perchè magari ciò che stai studiando, ciò che vuoi fare non accadrà mai.

Ecco, il Progetto per quanto sia stato eseguito in maniera pasticciata e, alle volte, stupida è riuscito.
Non è un prodigio della tecnica o di scrittura.
Non ha una performance meravigliosa, sono storicamente timido, o un risvolto social e di pubblico enorme ma c'è.
Quantomeno c'è.
Il Progetto dimostra che posso fare qualcosa, anche se piccola o inutile io posso farla.
Anche se stupida e imbarazzata io ci sono.
Io so fare.

Io mi sono messo alla prova e ci sono riuscito.

Partendo da questo presupposto, avendo una prova tangibile della mia " bravura " so che posso andare avanti.
So che posso fare.
So che mi piace farlo.
Il Progetto serviva per iniziare, per darmi il via.
Il Progetto era solo una chiave o il coraggio per aprire la porta.

#Editoriale
#ProgettoSTALKER

mercoledì 17 maggio 2017

Progetto STALKER - Un ARG di mia idea

Chiunque mi segua su qualcuno dei miei profili social, che sia Facebook o Twitter o Instagram, ha assistito, negli ultimi due mesi, al mio primo progetto multimediale, al mio primo esperimento nel mondo dell'intrattenimento che, strano ma vero, è riuscito come volevo.
Sui miei social e sul mio canale Youtube ho cercato di mettere in scena un ARG.

Un ARG, Alternate Reality Game, secondo l'Urban Dictionary è un gioco online con una storia e dei personaggi che, alcune volte, può ambientarsi nella realtà senza far capire al pubblico o ai giocatori che sia una finzione.
Parte chiave degli ARG sono enigmi e puzzel somministrati al pubblico tramite siti appositi o video.

Ecco se questi " giochi " in America sono famosissimi e ormai, addirittura, sovraesposti in Italia non mi sembra ce ne siano tantissimi così ho voluto provare a crearne uno, ispirandomi ad un ARG visto e spiegato su un canale Youtube , tutto in inglese, che seguo moltissimo e che vi consiglio, utilizzando come base il mio account personale di Facebook e quindi testandolo sui miei amici e conoscenti completamente ignari di tutta la faccenda.


Seguendo quindi l'idea e alcuni momenti di questo ARG ho sviluppato una storia alla base molto semplice: un uomo completamente pazzo, dopo essere stato filmato da me e mio fratello, decide di prendermi di mira e di farmi del male.
L'intero esperimento/progetto è iniziato con il video incriminato, quello delle prese in giro, ed ha portato poi alla " perdita " del mio telefonino finito nelle mani del malintenzionato.
Con in mano il mio telefonino e tutti i miei account il " cattivo " di questa storia ha iniziato ad utilizzare i miei social specialmente di notte quando ero, perchè dormivo, impossibilitato ad intervenire.
Così, durante la notte, ha utilizzato il mio Facebook e il mio Twitter scrivendo a dei miei amici cose insensate ma anche inquietanti, postando foto particolari, bambini scomparsi, e mandando anche audio via Facebook.
Seguendo la storia io ho " risposto " a questi " attacchi " la mattina avvertendo i miei contatti su tutti i social e, dopo un po', caricando il mio primo video sul mio canale Youtube.


Con questo primo video metto fine alla prima parte del ARG, quella sui social, durata alcuni giorni, aprendo al secondo " livello " quello di Youtube.
In questo secondo livello sia io che il mio " aggressore " utilizziamo la piattaforma per " comunicare ".
Da una parte lui inizia a caricare una serie di video su un singolo canale tutti per me a cui io, per volere di trama, non rispondo portandolo quindi ad una " scelta " disperata.


Dopo questo video inizia l'ultima parte dell' ARG quellla più fisica, con presenze più tangibili dello stalker, sino al penultimo video della serie.


Arrivati a questo punto tutto era pronto per un ultimo video, quello finale, da mettere online qualche giorno dopo tuttavia la forte preoccupazione di alcune persone, fidatevi c'è stata, e l'alto numero di visualizzazioni dell'ultimo video mi ha costretto a lasciar perdere un finale completo e creepy scegliendone uno chiarificatore.


In questo video finale unisco la spiegazione del progetto con il video finale chiudendo l'intera storia.

Detto questo, lascio a voi le conclusioni e anche il giudizio anche se non avete potuto vivere tutta la vicenda quando l'hanno vissuta gli altri.

Qui potete trovare l'intera timeline dei video appartenenti al progetto e sopra, nell'introduzione, i link ai miei social che vi invito a seguire perchè qualcosa di nuovo arriverà e neanche tra molto.

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Alla prossima!

#ARG
#Youtube
#ProgettoStalker

lunedì 15 maggio 2017

The Amazing Spiderman 3 - I Sinistri Sei 2



Harry mise un piede dopo l'altro e, piano piano, come se fossero i primi passi di un bambino Harry uscì dalla sua cella.
Non avrebbe voluto, non era una cosa che gli faceva piacere ma il piano richiedeva un altro uomo, un uomo in più: doveva provarci.
Le pedine erano tutte al loro posto, non aveva dubbi sul suo successo futuro tuttavia doveva provare a segnare l'ultimo canestro da tre punti: voleva mettere in cassaforte il risultato.
Harry Osborn si fece avanti, superò pazzi urlanti e pazzi silenziosi e, durante il pranzo, si avvicinò all'uomo che gli serviva: Curt Connors.

Il dottor Connors non si faceva la barba da mesi, puzzava e difficilmente mangiava.
Aveva gli occhi persi nel vuoto, come molti dei pazienti del manicomio, ma non era impazzito no: era sanissimo semplicemente non riusciva a non odiarsi.
Tutto ciò che aveva fatto doveva servire a migliorare la sua vita ma in realtà l'aveva solo peggiorata.
Aveva venduto l'anima al diavolo ma non aveva ricevuto davvero nulla in cambio, nulla.
Aveva perso un braccio, uno dei suoi migliori amici, il suo unico amico, e appena aveva trovato una sorta di figlio era riuscito ad allontanarlo.
Il dottor Connors non era più niente, più nulla e non riusciva a non odiarsi.
Il dottor Connors più di tutti, più di lui stesso odiava solo una persona: Norman Osborn.
Non aveva mai conosciuto Harry Osborn ma gli bastava sapere il cognome per odiarlo.

" La vedo male Doc. " disse Harry.
" Sicuramente non interessa a te o hai qualche possibilità di aiutarmi: sei qui, con me e come me. " risposte l'uomo.
Harry rise, sorrise e dovette controllarsi per non aggredire l'uomo: quanto gli sarebbe piaciuto.
" No, forse non dovrebbe interessarmi ma sto cercando un aiuto per uscire da qui e per far del male ad un certo ragno che ci ha sbattuti qui.
Non ci vorrà molto per uscire: si preoccupi di stare dalla parte giusta quando accadrà. ".
Harry rise, per l'ultima volta, si alzò e se ne andò.
Connors continuò a mangiare, in silenzio, e si costrinse a pensare alla fiala di siero lasciata dal ragazzo: era una trappola o era il siero che l'avrebbe trasformato in Lizard?

sabato 13 maggio 2017

Ti Consiglio 4 - 3 Podcast oltre quelli che ho già citato

Direi che con quest'ultimo articolo vado a chiudere il cerchio dei miei articoli dedicati ai podcast/audiodrammi che, di recente, mi hanno appassionato tantissimo.
Così, eccoci qua: tre audiodrammi, tre podcast due di fiction e uno di non fiction pronti per le vostre orecchie e per essere ascoltati.
Cercherò di linkarvi, nel titolo del podcast, un sito in cui trovare tutta l'opera per intero.
Attenti però perchè gli ultimi due podcast di cui parlerò sono ancora in svolgimento per motivi diversi.

Il podcast più piccolo dei tre, quello più corto e con molti meno mezzi degli altri due.
Una singola storia, molto semplice da seguire ma capace, nel suo piccolo, di tenere l'ascoltatore incollato alle cuffie alla disperata ricerca di verità.
Una sola stagione per due protagoniste e alcuni comprimari.
Semplice come la morte ma dannatamente intrattenente.

Con due stagioni finite dedicate a due casi di cronaca e una terza in arrivo " Serial " è il podcast di non fiction più famoso al mondo, non scherzo, e probabilmente il prodotto che è riuscito a portare questo " genere " ad un livello più alto.
" Serial " è il " Breaking Bad " delle cuffiette.
Detto questo, se vi interessano i crime documentary o avete amato serie come " Making a murdered " questo show fa per voi.
Il prodotto ha un unico neo: non si schiera mai da un lato della vicenda rendendo, secondo me, l'intera serie un po' inutile.

Ultimo podcast dell'articolo, ancora in attività con una singola storia continuamente in aggiornamento, " Welcome to night vale " racconta di una piccola cittadina nel centro America alle prese con eventi stranissimi.
Orrore e comicità si muovono mano nella mano durante i venti minuti di ascolto rendendo l'intera esperienza terribilmente divertente e mai noiosa.
L'unico problema, ora come ora, è il numero di podcast da recuperare per rimettersi in pari: 107.
Un numero un po' troppo alto per chiunque tant'è che anche io mi sono fermato un secondo per tirare il fiato.
Ah, ci sono anche due libri in continuity con lo show: fate voi.

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#Podcast
#Audiodrammi
#TiConsiglio

giovedì 11 maggio 2017

American Gods primo e secondo episodio in due parole



Benvenuti, anche se siamo in ritardo, al primo articolo crossover di questo blog.
Esatto: questo è un articolo crossover.
Un crossover con chi?
Con il mio altro blog che potete trovare senza problemi a questo link qui dove, sul finire di questa settimana e l'inizio dell'altra, uscirà un articolo collegato a questo per rendere l'intera comprensione delle mie idee più facile possibile.
Di cosa parleremo in questi due articoli?
Di " American Gods ", serie con soli due episodi usciti di recente, e del suo produttore il sempre amato Bryan Fuller sempre capace di regalarci grandi momenti di intrattenimento quando in mano ha una buona materia da cui prendere spunto.
Quindi, pronti a questa mini recensione?
Non ci saranno spoiler.

Shadow è appena uscito di prigione, sua moglie è morta e un tizio sconosciuto gli offre un lavoro dubbio ma lui, in mancanza di soldi e di un futuro si trova costretto ad accettare e in pochissimo tempo viene trascinato in una guerra santa.
Questa è, in breve e senza spoiler di nessun genere, la trama alla base della serie e del libro.
Il libro è uscito molti anni fa ed è scritto da Neil Gaiman mentre, come ho già detto, la serie è stata portata sullo schermo da Bryan Fuller autore di tutto punto.
Il libro lo lessi tempo fa e non riuscì davvero a trovarci un punto finale, non mi divertì più di tanto e non capì bene tutto il successo dell'opera.
La serie invece, anche se al momento conta solo due episodi, credo che varrà la visione senza se e senza ma.
Che sia la messa in scena, la resa della trama o la scelta del cast " American Gods " oltre a essere divertente è anche dannatamente intrigrante.
Tutti i temi profondi e le riflessioni, per me molto accennati, nei libri sono già presenti nella serie e vengono pesantemente evidenziati da una messa in scena non solo particolare ma dannatamente perfetta.

Volete uno show divertente? " American Gods ".
Volete uno show prendendo? " American Gods ".
Volete uno show violento e spinto? " American Gods ".

Basta continuare così Bryan e ci stupirai tutti.

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#AmericanGods
#Editoriale

lunedì 8 maggio 2017

The Amazing Spiderman 3 - I Sinistri sei 1



Peter non riusciva a capire.
Peter non riusciva proprio a trovare un senso a tutto quello che, sino a quel momento, era successo.
Non perchè non fosse un ragazzo intelligente, no questo no, ma perchè non riusciva a trovare uno schema comune o una possibile connessione tra tutti i vari avvenimenti capitati negli ultimi tempi.

Chi aveva dato al dottor Kafka quella tuta?
Chi aveva liberato Mark dal camion della polizia?
Cosa aveva causato il completo black out della città qualche giorno fa?
Tutti episodi diversi, senza nessun vero collegamento che però facevano pizzicare il suo senso di ragno: erano tutti collegati in qualche modo, se lo sentiva.
Aveva bisogno di lavorare, aveva bisogno di spazio per pensare così prese le sue cose e le spostò tutte nel vecchio laboratorio del padre nella metropolitana della città: quella sarebbe diventata la sua nuova base.

Ci mise un giorno intero, dovette stare attento alle sostanze chimiche lasciate all'aria ma, alla fine, ripulì il laboratorio e lo fece diventare la sua nuova base.
Bastò poco, un muro più grande e la possibilità di guardare tutto lo schema da lontano per rendersi conto che se tutti quegli avvenimenti erano collegati solo una persona poteva esserne il centro: Harry Osborn.
Peter decise che avrebbe visto, il giorno dopo, il suo vecchio amico.