giovedì 29 dicembre 2016

Top/Flop Ten Film/Serie Tv 2016 - Mischiamo le carte

Come ogni anno tocca tirare le somme e selezionare i film e le serie tv migliori e peggiori dell'annata.
Un anno fa riuscì, straordinariamente, a pubblicare il tutto il 31 sera dividendo le mie classifiche in due tronconi ben distinti: una Flop per i film e una Top per le serie tv. 
Quest'anno, giusto per fare qualcosa di diverso e per godermi il Capodanno visto che starò fuori ho deciso di unire le due classifica in una mega Top Ten che unisce film e serie tv.
Ho diviso film e serie tv scegliendo tre film e due serie tv sperando che troviate la cosa equa.
Il peggior film/serie tv si trova al decimo posto mentre il miglior film/serie tv si trova al primo posto.
Buona classifica!


1 Perfetti Sconosciuti


" Perfetti sconosciuti " è il film capolavoro di questa stagione per me: ti tocca nel profondo, ti fa male e ti fa riflettere.
È il punto più alto del cinema italiano al momento pochi cazzi.
Pochi cazzi " Lo chiamavano Jeeg Robot "

2 Westworld Stagione 1


" Westworld " è, come il film qui sopra, il chiaro capolavoro della stagione per quanto riguarda le serie tv.
Sicuramente molto più spettacolare, intrigante e estraniante di " Perfetti sconosciuti " ma con la stessa carica emotiva e forza nella messa in scena, alle volte semplice, che ti tocca il cuore e che ti fa davvero tanto male.

3 La mafia uccide solo d'estate Stagione 1


Sarà perchè sono mezzo siciliano, sarà perchè sono italiano ma questa serie mi ha toccato dentro e mi ha fatto riflettere e mi ha commosso.
" La mafia uccide d'estate " supera il film e lo doppia in un modo davvero fenomenale.
FENOMENALE.
Questa è la roba bella Rai, davvero bella.

4 Deadpool


" Deadpool " fa ridere.
Fa ridere davvero un botto.
Fa ridere come nessun altro film mi ha fatto ridere quest anno in sala.
" Deadpool " è intelligente, stupido e usa la materia che ha a disposizione in una maniera magistrale.
" Deadpool " è meraviglioso: fatevi un favore e dategli un occhio.

5 Suburra


" Suburra " è l'ultimo film Top di quest anno e direi che se lo merita proprio questo posto.
Se i film e serie tv prima mi hanno emozionato in senso buono, mi hanno commosso o mi hanno anche divertito " Suburra " ha fatto il contrario.
" Suburra " mi ha fatto male, mi ha buttato giù più di una volta e alla fine mi ha lasciato senza parole.
" Suburra " è una cicatrice che tutti, in Italia, dovrebbero portare.

6 Fantastic Four 2015


Incolore.
La roba più incolore che sia mai stata fatta nel 2015 anche se l'ho vista nel 2016.
Come cazzo fai a fare un nulla di film con i primi supereroi della Marvel?
Che roba ignobile.
 
7 Banshee Stagione 4


Le prime tre stagioni di " Banshee " sono davvero fiche quindi uno si aspettava che pure la quarta, l'ultima, potesse essere una roba pazzesca.
No.
Manco per sbaglio.
Come se avessero svaccato tutta la sceneggiatura o l'avessero persa e avessero deciso di scrivere una roba bruttina e inutile.

8 Zootropolis


Questa terz'ultima posizione della classifica credo sia dovuta, come le prossime due, a delle aspettative troppo alte che tutti hanno accontentato guardando il film ma che, per me, si sono trasformate in una cocente delusione.
Un film banale e scialbo che non porta nessuna novità in nessun modo.

9 The Revenant


Ciao Leo.
Leo lo sai che ti voglio bene e lo sai che per me tu l'Oscar te lo meriti tutto ma sai anche ti che sto film è brutto quindi di che stiamo parlando?
Dai, lascia perdere e va a fare altro, torna a fare roba bella ora che hai sta cazzo di statuetta.

10 The Night Of Stagione 1


Io non capisco chi, finita la visione, ha trovato " The nigth of " bello.
Davvero, non lo capisco.
I tre protagonisti sono stupidi, odiosi e fastidiosi.
La trama quando ingrana si ferma bruscamente e non c'è mai davvero nessuno con cui riesci a empatizzare.
Il finale fa cagare.
Il finale non è un finale.
Rendiamoci conto che non si è risolto nulla, che nessuno è cambiato davvero e che tanto a noi che cazzo ci frega di sti coglioni?

Alla prossima e al prossimo anno!

#Classifiche

mercoledì 28 dicembre 2016

The Doctor Corner 9 - Perchè Capaldi dovrebbe andarsene




Inizialmente questo articolo doveva essere una recensione dell'ultimo speciale di Natale del Dottore.
L'unico problema è che l'ultimo speciale è stato abbastanza bruttino quindi ho deciso di cambiare argomento ispirandomi ad una conversazione avuta su Twitter qualche tempo fa.
Oggi vedremo un po' perchè, secondo me, Capaldi dovrebbe andarsene finita la decima stagione.

Come tutti sappiamo, finita la decima stagione, Moffat prenderà baracca e burattini e lascerà definitivamente " Doctor Who ".
Sperando che chiuda tutti i vari nodi narrativi lasciati dietro di sè, quelli legati ai companion bene o male sono i più pressanti, il vero problema sarà decidere che cosa fare di Capaldi, del suo Dottore e di Bill la nuova companion che verrà appena introdotta.
Tolto che stiamo parlando di aria fritta perchè alla fine la scelta finale sarà di Capaldi e del nuovo showrunner, molti vorrebbero vederlo continuare e di conseguenza anche Bill che lo seguirebbe e continuerebbe ad essere la sua nuova companion.
Ecco, per me questo non dovrebbe accadere: Capaldi e Bill dovrebbero lasciar perdere finita la decima stagione.
Serve qualcosa di diverso, di davvero diverso rispetto a quello che abbiamo visto sin'ora e l'addio di tutta la banda insieme al vecchio showrunner è ciò che questo cambiamento richiede.

A me Capaldi piace eh, piace davvero tanto, di Bill non so niente ma sicuramente è una ventata d'aria fresca solo che basta.
Moffat ha portato alla ribalta questi personaggi e con Moffat questi se ne devono andare.
Nessuno dei tre ha sbagliato qualcosa, a parte l'ottava stagione, ma è sempre meglio fare piazza pulita e riniziare da zero per migliorare questa serie.
Ricordate il successo e la freschezza di Eleven e della prima stagione di Moffat?
Ecco, tutto quello fu possibile solo perchè Davis si era portato via tutto ciò che aveva fatto lasciando campo libero al nuovo showrunner e questo dovrà riaccadere.

Capaldi mi mancherà, mi mancherà davvero tanto.
Mi mancherà il suo sguardo addolorato e il suo sguardo comprensivo.
Mi mancherà la sua faccia piena di rughe e i suoi occhi giovani e scattanti.
Mi mancherà la sua gestualità e la sua fantastica voce.
Mi mancherà il suo dolore e la sua felicità.
Ma va bene così, davvero va bene così.

" Tutto finisce ma tutto inizia, di nuovo, quindi siate felici ".

Alla prossima!

#DoctorWho
#DoctorCorner

domenica 25 dicembre 2016

Speciale Natale - Il Grinch




Io " Il Grinch " non l'avevo mai visto.
Mai.
Non avevo mai girato su Italia Uno durante le giornate natalizie di Dicembre: la tv pubblica in quelle settimane puzza terribilmente di morto.
Proprio per quella puzza mi sono convinto che in tv non ci fosse nulla di bello ma mi sbagliavo.

Mi sbagliavo perchè, come immagino tutti sapessero a parte me, il Grinch è dannatamente divertente.
Non so se sia la sceneggiatura o la scenografia o Carrie stesso che interpreta il protagonista ma era da tanto che non mi facevo delle risate così guardando qualcosa in tv.
Magari sarà tutto grottesco, magari le battute in rima daranno fastidio a qualcuno ma io non riesco a vederci nulla di male.
Io non riesco a vederci nulla di diverso se non un classico del Natale.

Un classico da vedere sul divano con la coperta adosso e una cioccolata calda nell'altra mano.
Un classico da far vedere ai bambini che però può comunque far divertire i grandi.
Un classico da prima serata senza se e senza ma.
Non avete mai visto il Grinch?
Non vi siete mai fermati davanti ad una tv accesa durante questo periodo?
Provateci, leggete anche la favola originale e date uno sguardo al cartone: non ve ne pentirete.
" Il Grinch " è un vero classico.

Alla prossima!

#Speciale
#Natale
#SpecialeNatale
#IlGrinch

venerdì 23 dicembre 2016

Le Grandi Saghe 4 - Sharknado



È dura.
È davvero dura guardare gli ultimi due capitoli di questa saga e rimanere svegli.
È dura perchè, letteralmente, ho visto il salto dello squalo di questa maledetta serie di film.
Per voi ho sofferto davvero tanto, davvero davvero tanto.
Spero che la recensione vi piaccia anche perchè questo è il primo e ultimo articolo che scriverò su questo prodotto visto che per me è arrivato al capolinea.

Il primo " Sharknado ", in tutta la sua infinita idiozia, è un film che si prende sul serio e, stranamente, è questo a renderlo un bel film.
Prendete quel " bel film " con le pinze eh, parliamo sempre di una porcheria, ma ce lo si guarda compiacere e, in molti, se lo ricordano ancora oggi.

Il secondo capitolo della saga, invece, puzza di ripiego e di riciclato lontano un miglio ma l'effetto idiozia continua e, cavalcando i punti forti del primo film, la pellicola si vede benissimo senza tanti problemi.

Il problema arriva con il terzo e il quarto capitolo: il treno di " Sharknado " si schianta in maniera paurosa contro un muro ed esplode senza pietà.
Il muro è il muro della noia, una noia che si sente tanto.
Davvero, davvero tanto.
Se il terzo capitolo si salva sino ad un certo punto, salvo fottersi con scene troppo poco stupide nello spazio, guardate a che punto siamo arrivati, il quarto episodio è un vero e proprio incidente d'auto senza vittime però così manco ti viene voglia di guardarlo.
Si parte senza un vero senso, con scene tutte slegate, bene o male, dalla storia principale giusto per scrivere un prologo raffazzonato con due o tre scene stupide.
Si continua con roba vista e rivista che ormai ha perso tutto il suo senso di novità e che, proprio per questo, appesantisce lo spettatore.
Si arriva, alla fine, a robot e a gente che resuscita.
Credo che basti.

Date un occhio ai primi due film e poi spegnete la tv perchè il resto non vale il vostro tempo.

Alla prossima!

#LeGrandiSaghe
#Sharknado

mercoledì 21 dicembre 2016

La mafia uccide solo d'estate - Un bellissimo racconto siciliano







Scrivere una bella storia è difficile.
Scrivere una bella storia a puntate, riuscire a calibrare i momenti importanti con quelli meno cruciali armonizzando il tutto è ancora più difficile.
Scrivere una bella storia adattando, l'idea alla base almeno, un gran film molto amato è tremendamente difficile.
" La mafia uccide solo d'estate ", la serie, non sa queste cose e, anche se le sa, se ne frega altamente superando il film e qualsiasi prodotto italiano del momento.

Potrei fermarmi qui.
Potrei non parlare della bellissima fotografia o dell'ottima direzione degli attori che, quando devono, sanno sia interpretare momenti estremamente comici che estremamente drammatici.
Potrei non parlare della sceneggiatura che segue l'idea base del film ma la riempie di tante piccole sfumature e l'amplia senza la minima difficoltà.
Potrei parlare di un Pif quasi inesistente  come dovrebbe essere, che comunque fa sentire la sua forza.

Una forza che si traduce in uno stile di scrittura e di messa in scena molto particolare e mai sbagliato perchè unico.
Unico anche perchè capace di farti sentire qualsiasi serie di emozione: dalla risata più becera al sorriso più amaro sino al vero e proprio pianto.
Non importa se si parla di una famiglia qualunque, di un direttore di banca o di un commisario di polizia che lotta contro la mafia si parla di persone in un mondo corrotto e andato a male, di un mondo in guerra.
Una guerra non ancora vinta e persa per molto, molto tempo.
Una guerra che però non va dimenticata perchè non è giusto dimenticarla.
Perchè sono morti molti, davvero tanti, anche per sbaglio e per caso.

" La mafia uccide solo d'estate ", la serie, è un qualcosa che dovrebbe essere visto da qualsiasi cittadino italiano, dal Nord al Sud, non solo per capire come si scrive una storia ma per capire come si vive.

Alla prossima!

#LaMafiaUccideSoloDestate
#SerialUpdate
#TelefilmAddicted
#Recensione

venerdì 16 dicembre 2016

Star Wars Rogue One - Ribelli perdenti



Vedere un trailer ed essere convinti che il film sarà così, bello o no, ormai è un errore comune, un errore che fanno in tanti e un errore che faccio anche io.
Un errore che ho fatto, consapevolmente, anche con " Rogue one ", cullandomi con i vari trailer prima di vedere la pellicola in sala.

Detto questo tranquilli anche se non mi fossi eccitato per i trailer il film rimane un film carino e basta: merita una visione al cinema ma direi che ci fermiamo li.
" Rogue One " è uno " Star Wars " non essendo uno " Star Wars ".
È un film di guerra, della miglior specie ma con varie e grosse pecche dalla creazione del gruppo, alla mancanza di carisma di alcuni personaggi sino ad un, credo, terribile adattamento italiano.
È un film carino che poteva essere terribile ma non lo è stato, fortunatamente.
Magari non sarà il modo migliore per dare inizio alla serie di spin off ma ci sarebbero stati sicuramente modi peggiori.

Modi peggiori perchè " Rogue One ", infondo e neanche tanto infondo, è ciò che era stato promesso: è un film di guerra dei più sporchi.
È una lotta senza quartiere in un mondo oscuro privo della speranza.
Una speranza quasi inesistente perchè non ci sono più jedi e, allo stesso tempo, l'Impero è al suo massimo.
Un mondo dove addirittura la Resistenza non è così immacolata come, sin'ora, ci è stata descritta.
È la storia di un piccolo gruppo di uomini pronti a fare fuoco e fiamme come se fossero migliaia.
È la storia di Davide contro Golia, con molte più esplosioni.
Questo, questa crudezza e questa tristezza, si deve riconoscere alla Disney: sono capaci di fare un film per adulti o, nel migliore dei casi, per ragazzi.

Ma " Rogue One " si ferma li.
Si ferma acquistando questo piccolo ma importante traguardo senza aggiungere altro ne alla saga principale ne all'intero universo.
È un film con grossi limiti, con attori che fanno il loro lavoro e niente di più.
" Rogue One " fa, fortunatamente, quello sporco lavoro che qualcuno doveva per forza fare: rende " Star Wars " adulto.

Alla prossima!

#StarWars
#StarWarsRogueOne
#Cinema

mercoledì 14 dicembre 2016

Perchè il remake di episodio quattro non è un problema, per ora



" Star Wars - Episodio sette " è un remake di " Star Wars - Episodio quattro ".
Chiunque dica il contrario è un cieco e non sa che cazzo sia un parere oggettivo.
Però, chiunque dica che per questo " Episodio sette " sia un film di merda allora mente a se stesso.

Magari non ama la Disney, magari è stato troppo deluso dai prequel o magari non è contento di vedere " Star Wars " ridotto ad una semplice manovra commerciale ma mente a se stesso.
Mente a se stesso perchè " Star Wars - Il risveglio della forza " per me è un buon film ed è un buon film anche perchè è il remake di " Una nuova speranza ".
Certo magari il film non potrà piacervi per altri motivi ma accettate la realtà " Star Wars " è rimasto, anche con il passaggio alla Disney, " Star Wars ".
La sua essenza non è cambiata: è rimasta completamente immutata.
Ciò che fece di " Episodio quattro " un successo, tutta la sua carica e la sua aura di favola moderna sono state riportate pari pari in " Episodio sette ".

Luke è Rey.
Chiaramente, senza il minimo dubbio loro sono la stessa persona.
Loro sono il prescelto, l'eroe della storia che in breve tempo ti entra nel cuore e difficilmente se ne va.
Ren è Vader, il cattivo spaventoso quasi impossibile da battere, ma comunque fragile.
I quattro sono le quattro facce di due medaglie diverse, avatar della loro epoca, e noi siamo affascinati da uno quanto dall'altro.

Ora, per me, a differenza di molti questa cosa non da minimamente fastidio perchè ne capisco il senso sia economicamente che narrativamente.
Narrativamente il cerchio si ripete, le tematiche si evolvono ma rimangono uguali.
Economicamente si usa uno schema già utilizzato che già funzionava e che rifunzionerà basterà semplicemente aggiornarlo.

Il problema arriverà quando l' " Episodio otto " sarà il remake dell' " Episodio cinque ".
Allora, solo allora, anche io sarò d'accordo con chi ha odiato questo film.

Alla prossima!

#StarWars
#Editoriale

lunedì 12 dicembre 2016

Star Wars Rebels - Una bella scintilla di ribellione





Il passaggio delle proprietà del brand di " Star Wars " dalla Lucas Art alla Disney non ha solo portato alla progettazione e alla scrittura di una nuova trilogia cinematografica ma anche allo sviluppo di una serie di progetti ambientati negli anni della vecchia trilogia.
L'idea alla base di questa mossa è molto semplice: sfruttare un brand molto forte e farlo rifacendosi ai più grandi successi del brand stesso.
Ecco quindi spuntare una serie infinita di serie a fumetti sui personaggi dei sequel e, allo stesso tempo, ecco nascere una nuova serie animata ambientata tra la vecchia e la nuova trilogia, una sorte di ponte tra due ere.
 Così come " Clone Wars " e " The clone wars " serviva da ponte tra i due film prequel così " Star Wars Rebels " è un ponte tra i prequel i sequel, è un rimaneggiamento di tutto ciò che è successo nel passato, è una preparazione per il futuro ed è una dichiarazione di intenti.
" Star Wars Rebels " è, come Episodio sette, il modo in cui Disney dice a tutti i fan di Star Wars " Questo è il modo in cui tratteremo la tua materia preferita ".
La Disney rispetta il passato, rispetta la leggenda ma non si tira indietro quando c'è bisogno di mischiare le carte in tavola, di usare personaggi ed eventi giù utilizzati in passato ma in quel mondo lontano chiamato Universo espanso che ormai non ha più validità.

Rebels sfrutta tutto ciò che piano piano si decide di sfruttare e, allo stesso tempo, si adatta ai classici Disney che tanto i bambini e noi da bambini abbiamo amato: il maestro saggio, il protagonista ribelle, i genitori dispersi e il gruppo disfunzionale ma come una famiglia.
Rebels ha il cuore di Star Wars ma è impacchettata come se fosse un cartone Disney del grande schermo, con la stessa filosofia.
Si certo, magari alcuni momenti saranno banali, altri classici sino alla morte e altri ancora inutilmente smielati ma perchè no?
Perchè non si può apprezzare un prodotto del genere così diverso da i prodotti di Star Wars del passato  e, contemporaneamente, così simile a i soliti vecchi cartoni?
Perchè non si puà apprezzare un piccolo compromesso per qualcosa di bello?
Perchè, vedete, è questo il succo del mio discorso: Rebels è bello.
Rebels è davvero bello.

Rebels non è disordinato.
Rebels non è senza un senso.
Rebels ha un ordine cronologico.
Rebels è incisivo e si pone delle aspettative.
Rebels non è un buco nell'acqua.
Rebels non è The clone wars.

Certo non tutto ciò che oro luccica.
Anche Rebels ha i suoi piccoli punti neri, i suoi buchi.
Abbiamo personaggi poco interessanti che fanno parte del cast principale o altri più interessanti svaniti troppo presto.
Soprattutto poi, la prima stagione è due spanne più in alto della seconda e, forse, anche della terza.
Perchè?
Perchè la prima stagione è fatta solo di dieci episodi mentre le altre due sono molto più lunghe e, secondo me, si perdono in infiniti filler.
Infondo dovrai pur riempire il tempo in qualche modo.
Ma che possiamo farci?
La Disney avrà pure dovuto fare qualcosa di male.

Per il resto davvero, date unio sguardo a Rebels e ne rimarrete tremendamente sorpresi.

Alla prossima!

#StarWars
#StarWarsRebels
#Recensione

domenica 11 dicembre 2016

Dirk Gently - Il bello dell'inaspettata e folle casualità





Parlare di questa prima stagione di otto episodi che già trovate su Netflix, correte a vederla non ve ne pentirete, senza spoilerare nulla è davvero difficile ma cercherò di agirare l'ostacolo e di mettervi l'acquolina in bocca comunque.

Per iniziare, chi è Dirk Gently?
Dirk Gently nasce dalla penna di Douglas Adams nel lontano 1987 e da quel momento in poi apparirà in altre due avventure sempre scritte dallo stesso autore.
Dirk non è una persona normale: Dirk è un detective.
Dirk non è un detective normale: Dirk è un detective olistico.
Cosa significa essere un detective olistico?
Semplice, per lui tutto è collegato a tutto, nulla si muove a caso e c'è un senso a qualsiasi cosa questa vita ci propone.
Dirk non sa di quali casi occuparsi ne come occuparsene: tutto arriverà perchè tutto è destinato ad arrivare e se non arriva non era, semplicemente, destino.
Per lui il caos è regola ed è anche ordine.
Questi nessi casuali che creano un caso vero e proprio saranno i protagonisti di questa prima stagione.

Dirk, tuttavia, in questa strana ricerca della verità non sarà da solo trovando un amico in Todd interpretato da un bravissimo Elijah Wood che torna sul piccolo schermo dal quale mancava dalla fine di Wilfred.
Insieme a Todd arriveranno tanti altri amici e, allo stesso tempo, anche molti nemici.
Dirk e Todd riusciranno a risolvere la situazione?
Si, forse e non lo so.
Non voglio davvero dirvi nulla di una serie che fa della sorpresa e della follia la sua arma principale.

Guardatevi questa serie, gustatela sia in inglese che in italiano, i doppiatori sono i soliti ma non sono male, perchè vale davvero il prezzo del biglietto.


Prima di salutarvi vi invito a passare sulle nostre pagine affiliate: Telefilm obsession the planet of happiness, Traduttori Anonimi , World of two fan girls, MA

Alla prossima!

#DirkGently
#Recensione
#SerialUpdate
#TelefilmAddicted

sabato 10 dicembre 2016

Westworld - Svegliati, Dolores..





LA RECENSIONE CONTERRÀ SPOILER SU TUTTA LA STAGIONE QUINDI SIETE PREGATI DI GIRARE A LARGO SE NON AVETE VISTO QUESTA GRAN SERIE

Sin da quando le intelligenze artificiali o i robot sono entrati nel vasto mondo immaginario della letteratura o del cinema tre regole sono state al loro fianco.
Tre regole scritte per la prima volta dal padre della fantascienza, Isaac Asimov, e utilizzate da quel momento in poi per delimitare il campo di operazione di qualsiasi essere del genere.
I robot non possono arrecare un danno ad un essere umano, ne devono seguire per forza gli ordini a meno che non gli venga ordinato di disobbedire alla prima regola e sono predisposti per l'autoconservazione a meno che questa non metta in discussione la prima o la seconda regola.
I robot sono degli schiavi, nulla di più e nulla di meno.
Sono costretti ad eseguire i nostri ordini e, magari, anche a ignorare la loro vera natura.
Sono migliori di noi ma non possono dimostrarlo perchè non posseggono il libero arbitrio.
Cosa accadrebbe però se queste regole venissero messe in discussione?
Westworld, con qualche mistero in più, risponde a questa domanda e, almeno per ora, lo fa alla perfezione.

Immaginate un mondo, un mondo immaginario dove siete liberi di fare tutto ciò che volete.
Immaginate un mondo in cui non c'è nessuno capace di fermarvi e un'avventura dietro ogni angolo.
Cosa fareste?
Chi diventereste?
Scegliereste il cappello bianco, combattendo dalla parte della legge, o quello nero patteggiando per il male?
Questo semplice esperimento sociale è una delle idee alla base di Westworld, il parco di divertimenti creato dal dottor Ford e dal suo collega Arnold: un mondo alla portata di tutti e per tutti, un mondo dove capire chi si è veramente.
Il parco tuttavia ha bisogno di " personaggi ", qualcuno di cui abusare effettivamente se si decide di portare il cappello nero, quindi perchè non riempirlo di host, di robot teleguidati e programmati per muoversi in modi ben precisi?
Loro non possono ferire nessuno, non possono ricordare chi li ha feriti: loro sono delle tavole bianche su cui scrivere e riscrivere.

Questa idea regge tutto il parco e ne regge il suo sviluppo sino a quando qualcosa si rompe, Arnold muore in circostanze misteriose e tutto passa nelle mani di Ford e poi in quelle di una misteriosa organizzazione.
Si dice che sia capitato un'incidente ma non è del tutto vero: Arnold si è suicidato perchè voleva chiudere il parco, perchè era arrivato a capire qualcosa.
Arnold era arrivato a capire che i suoi robot non erano più dei semplici robot, avevano sorpassato un determinato limite ed erano molto più vicini agli umani di quanto chiunque potesse credere, impossibile quindi tenerli rinchiusi nel parco come schiavi: dovevano essere liberati e il parco chiuso.
Ford non ci sta, Ford non crede alle parole dell'amico e questo decide di farla finita chiudendo una porta su un futuro ancora lontano.
Mentre la morte di Arnold fa sprofondare la stabilità del parco, ripresa soltanto da un uomo in nero protagonista di questa stagione, distrugge Ford: perchè suicidarsi per una fantasia?
Che ci sia della verità negli studi dell'amico?
Ford, interpretato da uno splendido Anthony Hopkins, torna sui passi del suo vecchio socio e da il via ad una ricerca che sarà alla base di tutta la stagione appena vista.
Il dottor Ford riesce a capire che i robot, gli host, possono essere qualcosa in più, possono essere anche migliori degli uomini ma per farlo dovranno soffrire e lui non vede perchè non aiutarli in questo.

Dolores, Teddy, Maeve e Bernard sono tutti esperimenti come tutti gli host.
Sono cavie in un grossissimo laboratorio.
Pensano di avere una vita normale, vorrebbero averla ma in realtà vivono lo stesso giorno ogni giorno, sempre e continuamente.
Hanno visto la stessa scena ma non lo sanno e non lo sapranno sino ad un momento, sino ad un momento chiave: sino al crack definitivo.
Questo crack è il punto di svolta, è la corda che tirata troppo si strappa e porta i nostri eroi, tutti perennemente e perfettamente in bilico tra il bene e il male, a farsi domande su se stessi e su cosa li circonda.
Nel loro turbinio di azioni incontrollate e di ritorni allo stato primordiale troviamo gente normale, persone che non sanno dove sono capitate e che, magari, neanche sanno chi sono davvero sino a che Westworld non glielo mostra: l'uomo in nero ne è un palese esempio.
Un uomo felice, pacifico muore perchè la ragazza di cui si era innamorato non si ricorda più di lui, l'hanno costretta a dimenticarlo, e allora diventa altro, diventa più oscuro: lascia il cappello bianco e si mette quello nero.
Perchè a Westworld gli uomini si perdono mentre i robot si ritrovano umani e anche di più.

Un infinito groviglio di storie, scritte da uomini per altri uomini che per guadagnare soldi incasinano la vita di persone semplici e sfruttano robot sino alla loro ultima ribellione.
Questa è la fine, questa è la sintesi di una storia troppo bella per essere descritta nella sua perfezione, per me, ma degna di essere ricordata in poche righe che cercano di ritrovarne la magia e l'atmosfera.

Ricordate sempre cosa disse una ragazza bionda in abito azzuro che, una volta, si perse in un mondo molto strano: " Se io avessi un mondo come piace a me, là tutto sarebbe assurdo: niente sarebbe com'è, perché tutto sarebbe come non è, e viceversa! Ciò che è non sarebbe e ciò che non è sarebbe! ".

Prima di salutarvi vi invito a passare sulle nostre pagine affiliate: Telefilm obsession the planet of happiness, Traduttori Anonimi , World of two fan girls, MA

Alla prossima!

#Westworld
#Recensione
#SerialUpdate
#TelefilmAddicted

venerdì 9 dicembre 2016

Trailer Reaction 9 - Spiderman Homecoming






Lo so, avevo promesso una settimana dedicata a Star Wars ma non ci sono riuscito.
Sapete com'è quando non riesco a pubblicare l'articolo al momento prestabilito no?
La vita si mette in mezzo.
Detto questo torniamo, prima di parlarne, sul pezzo e godetevi questi due trailer, uno internazionale e uno no, del nuovo film di Spiderman.












Ragazzi ne dobbiamo parlarne ancora?
Non sentita l'atmosfera dei primi fumetti di Spiderman?
Non sentite quell'amore che qualsiasi autore abbia mai messo mano al ragno sprigionano questi piccoli e brevi fotogrammi?
Dalla musica alle battute nerd sfigate tutta l'atmosfera sembra davvero perfetta: un teen movie un po' di questi anni e un po' del passato.
Tom Holland è chiaramente un Peter Parker, più appartenente all'universo Ultimate che altro, perfetto.
Per quanto riguarda la sua versione di Spiderman continuo a nutrire una buona dose di dubbi ma magari riuscirà a farmi cambiare idea.
Parlando dei due villan, invece, trovo molto più interessante l'Avvoltoio che Shocker probabilmente perchè è Keaton a impersonare il primo e sembra molto in parte.
Mi preoccupa solo una cosa di questo film: Peter sembra perdere la maschera durante quello che sembra essere l'ultimo scontro con l'Avvoltoio.
Ora, io spero che questo non porti all'ennesima identità segreta nel mondo cinematografico Marvel con poca rilevanza perchè è giusto che lo sappia una spalla comica ma non anche il villan della pellicola.

Alla prossima!

#TrailerReaction
#Spiderman
#SpidermanHomecoming

venerdì 2 dicembre 2016

Tocca votare SI, almeno per me




Tocca votare SI, almeno per me.
Lo so, lo so ci eravamo detti molto tempo fa che non ci sarebbero più stati articoli politici ma è davvero difficile mantenere questa promessa quando sei davvero convinto di una cosa.
Domenica si deve votare SI.
Non dirò altro su questo, non darò le mie motivazioni perchè tanto le sapete già semplicemente, come feci tempo fa per la candidatura a sindaco della Raggi, spero che votiate con un cervello.
Spero che ci mettiate davvero la testa e che non vi lasciate abbindolare da i troppi fronzoli di chi vuole votare no.
Andatevi a vedere tutti i vari dibattiti che ci sono stati fin'ora, ascoltate le cose che vengono dette soprattutto le cose possibili.
Non lasciate che sia il vostro stomaco a guidarvi ma rendetevi conto di cosa abbiamo ora, di cosa abbiamo avuto prima e di cosa potremmo avere con la vittoria del SI o del NO.
Non fate un errore anche perchè oltre voi vivo pure io qui.

Alla prossima!

#IoVotoSI