mercoledì 31 agosto 2016

The Night Of - Nottate sprecate








Per carità The Night Of non è sicuramente nato sotto una buona stella, basta pensare che James Gandolfini, produttore della serie, prima della sua morte, doveva essere il protagonista dell'intero progetto, ma c'erano sicuramente tutti gli elementi per tirare fuori qualcosa di bello, qualcosa con un valore.
C'erano sicuramente tutti gli elementi per riportare, ancora una volta dopo tanto tempo, HBO sotto i riflettori: da True Detective 2 in poi il canale via cavo più famoso in America sta davvero annaspando.
L'ultima fatica, letteralmente parlando, di Gandolfini doveva essere la nuova stella nel firmamento della tv prodotta dalla casa di GOT, per svariati motivi tra cui quello economico.
Ci è riuscita?
No.

Ora The Night Of non è un brutto show, dirlo non sarebbe giusto, ma è uno show molto lontano dalla qualità che ci era stata promessa sia guardando la storia in sè, più il suo finale, che la caratterizzazione di quasi tutti i personaggi.
Non siamo sullo stesso livello di nulla della seconda stagione di True Detective ma diciamo che le due serie abitano nello stesso quartiere e sono pericolosamente vicine.
La serie antologica di Pizzolatto sembra aver raggiunto una fine prematura e io sto sperando, con ogni fibra del mio corpo, che The Night Of si fermi qui e la lascino stare, per sempre ma entriamo più nel dettaglio e parliamo della trama.
Naz è un ragazzino semplicissimo, intelligente e in grado, bene o male, di cavarsela da solo nel mondo.
La sua famiglia si arrangia come può ma sono tutti felici alla fine della storia, tutti a parte Naz: il ragazzo vuole di più, vuole essere accettato.
Questo fortissimo desiderio lo porterà a rubare il taxi del padre per andare ad una festa salvo poi, sfortunatamente, incappare in una serie infinita di problemi e in una ragazza con cui deciderà di passare tutta la notte.
I due si divertono un mondo insieme, fanno " l'amore " e Naz trova la ragazza morta qualche ora dopo.
Il ragazzo entra nel panico, scappa, rientra in casa, fa una serie infinita di errori e finisce in prigione per omicidio.
Questo, in breve, è il primo episodio e la serie segue la linea del Naz piccolo scemo indifeso sino alle ultime puntate, sino a che non scopriamo che ha problemi di rabbia, che non si fa problemi a spacciare e che non è così onesto come credevamo.
La serie segue la linea della terza persona come assassino avendo lasciato una serie di indizi nel pilot salvo poi svaccare tutto sul finale.
La serie segue la linea del detective sicuro di sè e legato alle prove sino agli ultimi episodi quando, a caso, decide di farsi venire dei dubbi, già avuti, e di andare a fondo nella questione.
La serie ti promette una risoluzione che non arriverà mai, ti lascia un incompleto e insoddisfatto: qualcuno dirà che è tutto voluto, che è una scelta reale e rischiosa ma per me è semplicemente pigrizia.
Troppo pigri per scrivere un vero finale.

Troppo pigri per scrivere dei personaggi coerenti sino alla fine.
Abbiamo Turturo che prende il posto di Gandolfini e dovrebbe interpretare l'avvocato viscido ma non riesce ad esserlo sino alla fine.
Abbiamo la giovane avvocatessa indiana (?) che ha finalmente la sua chance per brillare ma che decide, a casissimo, di innamorarsi dell'imputato che difende.
Abbiamo una famiglia distrutta e incapace di riconoscere il proprio figlio salvo poi abbandonare quest'idea nell'ultimo episodio.
Un procuratore che nel giro di un'ora e mezza decide, prima, di continuare il processo contro Naz anche se non è molto sicura della sua colpevolezza e poi, visto l'inconcludente finale, decide di lasciar perdere e di fare altro.
Boh.
Davvero boh.
Non ho altre parole per definire questo show.
Boh.

Il fatto è che The Night Of, visti anche gli ultimi risultati della HBO, doveva essere molto meglio.
Per me, è semplicemente un'occasione sprecata.

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Alla prossima!

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