mercoledì 17 agosto 2016

Outcast - Possessioni non proprio convincenti




Io e Kirkman, evidentemente, abbiamo un problema: non sopporto mai pienamente i suoi prodotti.

L'autore americano ha debuttato sul mercato, prima cartaceo e poi televisivo, con The Walking Dead e piano piano si è allargato ampliando il suo universo fumettistico e vendendo, al piccolo schermo, uno dei suoi ultimi progetti: Outcast.
Sia la serie sugli zombi che quella dedicata alle possessioni demoniache condividono un destino molto simile: prima di apparire in tv queste hanno prosperato su carta.
Il passato fumettistico delle due opere non solo ha creato da subito, per la serie, una buona fan base da cui partire ma ha anche fornito una buona mole di materiale su cui lavorare o per un adattamento o per una ripresa pari pari.
Il problema principale, almeno per me, con Kirkman è il suo essere molto anche troppo lento e, alle volte, ripetitivo: entrambe le opere in questione soffrono tantissimo nel lungo termine, colpa anche di introduzioni abbastanza noiosette e interminabili, e proprio per questo gli adattamenti televisivi sono costretti a riscrivere vari momenti allontanandosi dall'opera originale e rischiando di perdersi.
Se da una parte TWD è ormai caduto nell'oblio, il mio odio per la serie è risaputo, Outcast aveva davanti meno numeri da adattare del suo predecessore e una storia, virtualmente, non scritta potendo quindi creare un qualcosa di completamente indipendente.
Cinemax, già creatrice di Banshee, decide di dimenticare, in parte, l'entrata in punta di piedi in questo mondo ambiguo presente nel fumetto e di far barcollare il protagonista in un mondo più violento e più oscuro: più sporco e cattivo, con più azione.
Questa svolta più forte, diversa dalle prime stagioni di TWD gestite dalla AMC, per me, portano l'Outcast televisivo un gradino sopra a quello fumettistico facendomelo preferire anche se tutta la serie non si può promuovere pienamente.

Infatti, se la serie Cinemax può farsi apprezzare per una trama vivace e forte tuttavia la mancanza di vere e proprie spiegazioni, dovute anche dai limiti creativi di Kirkman che secondo me non ha ancora un'idea ben chiara di dove vuole andare a parare, può infastidire lo spettatore incapace di trovare una spiegazione al mondo davanti a lui anche se il mistero aiuta lo svolgere degli eventi.
Si può seguire benissimo ciò che accade ma, allo stesso tempo, ti ritrovi confuso da personaggi e eventi mai del tutto spiegati.
L'altra grossa pecca di Outcast, a mio modo di vedere, è la mancanza di un volto più riconoscibile a cui affidarsi per richiamare l'attenzione: tutti gli attori scelti sono volti poco conosciuti.
L'unico che ha un passato " rinomato" è il Freddy di House of cards che però è incapace di sostenere una serie da solo.

Per il momento Outcast rimane lontano dalla promozione ma stiamo a vedere cosa accadrà nel prossimo futuro.

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Alla prossima!

#Outcast
#SerialUpdate
#TelefilmAddicted

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