martedì 11 novembre 2014

Gotham 1X08 The mask - Recensione

Sapete perchè continuerò a seguire Gotham a differenza di AHS?
Perchè Gotham non è uno show noioso: che la puntata sia tremenda o splendida c'è sempre un motivi per parlare di questa serie.
Nel bene e nel male.
Ci sono stati episodi brutti, il terzo, e altri mediocri, il secondo, salvo poi risalire con robbe ottime come il sesto e il settimo.
Poi è arrivato l ottavo episodio: la summa finale.
The mask non è solo un normale episodio ma è anche lo specchio effettivo di questa serie: altalenante.
Gotham è sulla linea di confine tra l orrendo e l ottimo e per questo è sempre interessante, per questo ho deciso che lo seguirò fino alla fine.
Ma perchè The mask è lo specchio di questa serie?
Vediamo un po' iniziando dalla trama.

Gordon e Bullock si ritrovano tra le mani un caso molto strano: il corpo di un giovane viene ritrovato con il dito di uno sconosciuto in bocca e un biglietto da visita nella tasca.
I due quindi, mentre Nygma continua il suo ruolo di macchietta, decidono di recarsi nell'azienda segnata sul biglietto.
A quel punto faremo la conoscenza del Maschera Nera di questo universo: Maschera Nera è un boss mafioso, tremendamente violento, che prende il nome proprio dalla maschera che porta. 

Peccato che i due personaggi non abbiamo davvero nulla da spartirsi e la maschera ridicola che porta il villan di questa puntata non aiuta: in sintesi il giovane è morto per colpa sua ma nessuno potrebbe davvero capire il perchè. 

Ci siete? Siete pronti? 

Vi ricordate il fottutissimo assassino coi palloncini nel terzo episodio? 

Ecco sta volta siamo capitati in un qualcosa di ancora più stupido: Maschera Nera è un grosso broker e mette in palio dei posti di lavoro in incontri clandestini all'ultimo sangue perchè si sa che il mondo della finanza è un mondo violento. 

Insomma i nostri eroi riusciranno a prenderlo e intanto non solo continuerà la guerra tra Oswald e Fish ma vedremo anche un momento molto importante per la vita del giovane Bruce: la sua prima vera rissa. 

Peccato che a farne le spese sarà un giovanissimo Thomas Elliot che nei fumetti, sin da bambino, era un vero genio criminale e non un coglioncello ma che ci volete fare? 

The mask, come ho già detto, presenta tutti i punti deboli e tutti i punti forti di questa serie: abbiamo bellissime scene d'azione, una trama orizzontale abbastanza interessante, attori ottimi, attori mediocri, villan storici usati alla cazzo, casi della settimana ridicoli e personaggi che non stanno ne in cielo ne in terra per le loro scelte e la loro stupidità. 

Non voletemene male ma Gesù mio Barbara deve morire stritolata da un treno: ama Jim, ama Montoya, fuma canne e beve a cazzo, vuole la verità, crede a Jim, crede a Montoya che le parla male di Jim, quando sa la verità si schifa e, poichè non la regge, scappa via.

Quanto ci scommettete che a breve la rivedremo nel letto di Montoya? Io le do' due o tre episodi tanto ormai è irritante. 

Ma infondo per una che va a puttane uno è impeccabile: Robin Taylor ha trovato la sua dimensione e non ci sarà mai un Pinguino migliore.

Certo De Vito, di Batman Returns, rimane De Vito ma quello era un Pinguino più dark e fumettoso questo è più reale.

Insomma Gotham, con tutti i suoi pregi e difetti, fa quello che deve fare:intrattiene e lo fa nel migliore dei modi.

Addio per ora e valar murghulis

#Gotham

#SerialUpdate

#IlMioQuadernoDegliAppunti


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