lunedì 29 ottobre 2018

Il nuovo "Halloween" è un nuovo "Star Wars: il risveglio della forza"?




All'epoca lo dissi tante volte in tanti articoli diversi, qui e qui, e non ho problemi a ridirlo: anche se Episodio sette mi è piaciuto da matti è evidente che fosse un remake di "Una nuova speranza".
Credo sia innegabile il fatto che l'intera storia fosse stata solo rimaneggiata, aggiornata in qualche dettaglio, messa in un' altro contesto ma che rimanesse la stessa.
Certo, Episodio Quattro prende a piene mani dalle sezioni nei libri di sceneggiatura dove si racconta come creare l'eroe perfetto, è lo stesso Lucas a dirlo, quindi non dovrebbe essere strano rivedere questo procedimento replicato tuttavia molti elementi tra un film e l'altro si rifanno vivi quindi il confronto e l'assimilazione è facilissima da fare.

Detto questo, "Star Wars: il risveglio della forza" ha e avrà sempre un enorme merito: è riuscito a ridar vita ad un franchise morto, se vogliamo dirlo, riutilizzando elementi del passato, incamerandoli in un qualcosa di nuovo e creando una perfetta armonia tra i vecchi racconti e quello nuovo che stava arrivando.
Abrams non si è rivelato un ottima scelta per il ritorno di "Star War" perché è un bravo regista ma perché è riuscito a creare un'armonia tra quello che è stato e quello che sarebbe stato costruendo un mondo nuovo su un qualcosa di ormai passato e quasi ridotto in cenere.
Da questo film partono tutte le altre pellicole revival e operazioni simili ma nessuna sino ad ora è riuscita a bissare il successo dell'opera di Lucas: nessuno ha effettivamente ridato vita ad un franchise morto con la stessa classe e, scusate il gioco di parole, con la stessa forza.

Questo nuovo "Halloween" nasce su questa stessa linea e cerca di seguire la stessa strada già percorsa da altri franchise.
Si prende una serie di film ormai dimenticati o abbandonati ma con un certo seguito, vengono messi sotto il controllo di una persona di una certa statura e capacità creativa, Jason Blum e Danny McBride in questo caso, e si decide di ripartire da un certo punto in poi della timeline aggiornando il tutto alla sensibilità e alla mentalità dei giorni nostri utilizzando però molti e tanti richiami e cliché ai film passati.
Così, Blum e soci decidono di sbarazzarsi di tutti i film nella timeline tolto il primo e ne replicano la struttura e alcuni momenti, determinate inquadrature sono riprese pari pari al primo film, ambientando il tutto ai giorni nostri.
In queste iniziative è NECESSARIO avere non solo personaggi giovani per attirare il nuovo pubblico e per mandare avanti la storia nei successivi film ma anche riportare sullo schermo qualche attore appartenente alle vecchie pellicole per far sentire il pubblico che conosce la saga a suo agio e per dare al film stesso una mitologia pregressa da cui partire.
A questo punto, il film deve replicare momenti del passato e infilarci all'interno varie novità così da creare quell'armonia tra il vecchio e il nuovo di cui parlavamo prima.
Il nuovo film non dovrà sembrare soltanto un tributo al passato ma anche un punto da cui ripartire che dimostra la sua unicità.

Il nuovo "Halloween" spunta tutte le caselle qui sopra elencate tuttavia non riesce dove "Star Wars: il risveglio della forza" aveva avuto successo: non riesce a rilanciare il franchise con la stessa forza.

Se Episodio Sette riusciva a celebrare il passato e a muoversi in avanti creando personaggi e una storia che ci interessava seguire, la figura di Kylo è probabilmente il punto di forza di questa nuova trilogia, questo nuovo capitolo della saga ideata da Carpenter non c'entra il punto quanto dovrebbe.
Certo, non è un remake pari pari del primo film, fortunatamente, tuttavia ha una serie di limiti che danneggiano tremendamente questo nuovo inizio.

In primis la figura di Lori che doveva servire ad allacciare le pellicole passate a questa e a quelle future non ha il giusto spazio e, proprio per via della natura del film, lo scontro finale che doveva avere con Micheal non è un vero e proprio scontro finale, non è quello che tutti ci aspettavamo ed entrambi non ne escono forti quanto credevamo.
Certo, ci sono momenti di tensione e sorprese ottime durante la loro "battaglia" ma nulla di così trascendentale come si pensava.
Allo stesso tempo, le parti migliori del film o le avevamo viste nel trailer, la scena iniziale nel manicomio, o sono shoot for shoot di scene presenti nel primo film solo con diversi personaggio.
Alcune di queste scene, seguendo l'idea dell'aggiornamento, vedono i ruoli dei personaggi invertiti ma nulla di più e tutte le parti "nuove" sono tremendamente deboli così come l'introduzione dei personaggi che nel futuro dovranno portare avanti la storia.

Infine, ad essere un grosso problema per questo restart è la natura stessa di "Halloween" che nasce come slasher con un singolo assassino leggendario, Micheal è più conosciuto di Jason direi, ed è, forse, impossibilitato ad uscire da quella struttura e da quella natura che viene replicata continuamente.
Il finale del film è si un finale tuttavia, chi conosce la storia, sa che qualcosa non quadra, che non andrà in quel modo ed il tutto, purtroppo, è già stato provato più volte.

Che "Halloween" non possa tornare ai fasti di un tempo?
Che sia troppo tardi?
Che sia la sua natura a limitarlo?

Questa nuova pellicola non è brutta né fatta male tuttavia non ha la stessa forza di altri rinizi o revival.
C'è un qualcosa di sbagliato o un elemento mancante che non ti permette di uscire contento dalla sala quando si accendono le luci.
Certo, il film è molto carino ma difficilmente si vede la possibilità di un futuro.


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Alla prossima!

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