Abbiamo aspettato tanto, tantissimo e, finalmente, lei è caduta sulla Terra.
Capaldi ci ha lasciato, in lacrime, e, dopo il tanto agognato annuncio e successive polemiche, Jodie Whittaker si è messa il suo outfit migliore, con tanto di orecchini, ed è tornata o tornato, decidete voi, a salvare la Terra.
I primi episodi di ogni Dottore, tralasciando il discorso di presa di coscienza del protagonista, non sono mai veramente belli e non sono mai i migliori episodi della stagione.
Sono normali, per questa serie, scolastici oserei dire e tutti legati alla solita formula che da anni ci accompagna ad ogni nuovo volto del nostro alieno preferito: presentazione vaga del o dei nuovi companion, presentazione dell'alieno minaccioso che cerca di distruggere o conquistare la Terra perché cercano sempre di conquistare la Terra, presentazione della nuova rigenerazione con difficoltà motorie dovute allo stravolgimento fisico, incontro tra il companion e il Dottore in difficoltà, primo scontro col mostro, successive ricerche, confronto finale con il mostro e vittoria del Dottore con discorso di presa di coscienza ed, infine, chiusura dell'episodio con, volenti o nolenti, companion a seguito del protagonista della storia.
Questo è un primo episodio di "Doctor Who", questa è la base teorica di un episodio tipico di questa serie ed è, banale quanto volete, un perfetto racconto di introduzione all'intero mondo narrativo che si vuole presentare.
"The women who fell to Earth" è un episodio di questo tipo, segue perfettamente queste regole e questa schematizzazione e, proprio per questo, è perfetto.
Infatti, dopo tre stagioni, tutte quelle con Capaldi, con pilot un po' più particolari e lontani da questa base, Chibnall ritorna alle origini, il paragone più facile sono i due pilot dedicati a Nine e Ten, raccontando una storia semplicissima eppure tremendamente efficace.
So che qualcuno potrà essersi annoiato o potrà non aver apprezzato il personaggio, magari proprio perché DONNA, ma quello che abbiamo visto è un semplice episodio di "Doctor Who", un episodio perfetto per iniziare, in cui nessuno ha mai effettivamente fatto caso, se non un secondo all'inizio, al fatto che questa volta al timone avevamo un frontman, perdonate il termine, di sesso femminile cosa inedita per lo show.
Anche in questa tranquillità, giusta, con cui si mette in scena un grosso cambiamento per la serie, si vede la forza di questo pilot che non deve far presa su nessun argomento o polemica, che intrattiene perché, semplicemente, è la solita storia del Dottore che combatte gli alieni solo che questa volta parliamo di una donna.
Quindi, per me, punti in più per la BBC e Chibnall che non si sono minimamente interessati all'intera storia del sesso del Dottore neanche un secondo e hanno fatto il loro lavoro.
Per il resto, come abbiamo già detto, l'episodio non si dimostra essere nulla di eccezionale, soprattutto per chi ama e segue la serie dal suo ritorno sullo schermo, che segue il manuale, anche, per quanto riguarda la "sparizione" di un personaggio vicino ai protagonisti così per creare un successivo bagaglio emotivo da esplorare.
Sembra poi, almeno per il momento, che non si parlerà, quest'anno, di una trama orizzontale visto che non abbiamo visto nulla in questo senso durante l'intero pilot.
Concludiamo questa analisi guardando i protagonisti di questo nuovo corso: il Dottore insieme a Graham, Ryan e Yasmin tutti interpretati perfettamente e con, almeno inizialmente, un'ottima chimica.
L'unico che mi lascia, ora dubbioso, è Graham che ha perso il suo "doppio", diciamo, e quindi potrebbe avere un qualcosa in meno sulle scene.
Come già sapevamo, questa volta, il Dottore non avrebbe avuto un solo companion ma tre, prima volta nella storia del revival, di cui uno molto grande.
Graham, nuovo nonno di Ryan, è il più grande del gruppo, non del Dottore però, e potrebbe essere la parte più ancorata alla realtà e decisa a concludere al più presto il viaggio portando con se Ryan per via del finale di questo episodio anche se il personaggio potrebbe avere uno sviluppo completamente inverso visto che di lui abbiamo visto molto poco.
Ryan, probabilmente il personaggio che cambierà di più nel corso della stagione, è il companion perfetto, anche lui da manuale, e sembra pronto per cambiare aria e vivere avventure spaziali.
Yasmin, poi, segue, anche lei, alcuni tratti base del companion tradizionale, la voglia di cambiare la propria vita, tuttavia la nuova forma del Dottore potrebbe aprire nuove e interessanti vicende tra i due personaggi.
Infine, chiudiamo con Jodie Whittaker ed il suo Dottore, o purtroppo Dottoressa per qualche pazzo del fan sub, secondo me, interpretato meravigliosamente.
Da una parte, abbiamo visto tutta l'allegria di Ten, la follia di Eleven, la forza di Twelve e l'ingenuità di Nine in un ottimo insieme di tratti caratteristici che come da tradizione, torniamo sempre lì, riemergono nello stesso personaggio al di là dei vari cambi di volto visti negli anni.
La Whittaker, infatti, è riuscita a creare un bel personaggio, anche se siamo ancora agli inizi quindi ogni giudizio è prematuro, riportando alla luce tutti i punti più apprezzati degli altri Dottori interpretandoli però a suo modo e dandogli, secondo me, una stranissima naturalezza che ancora non mi so spiegare quindi, per ora, per me la prova è superata.
Vedremo, poi, quando gli toccherà commuoverci cosa riuscirà a fare ma, per quello, tengo veramente incrociate le dita.
Insomma, unendo il vecchio al nuovo, senza camparci troppo, Chibnall crea un ottimo primo episodio e, speriamo, una bellissima prima stagione per un buon Dottore che deve ancora far vedere tanto di sé.
Incrocio le dita per il futuro perché mi piacerebbe tanto che si andasse solo migliorando.
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Alla prossima!
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