venerdì 16 novembre 2018

The Screenwriters Room 4 - "Narcos": L'evoluzione




Sin dal suo debutto "Narcos" si è imposto con uno stile unico ma fortemente riconoscibile, mezzo documentario e mezzo fiction, capace di narrare delle vicende, quelle legate al narcotraffico, già sorprendenti di loro ma impreziosite da una scrittura e da una messa in scena magistrali.
Così, mentre osservavamo l'ascesa di Escobar abbiamo conosciuto l'agente Murphy e mentre il Cartello di Calì prendeva il controllo della Colombia ci siamo mossi insieme a Salcedo in un sistema narrativo a due binari: i buoni da una parte e i cattivi dall'altra.
Questa quarta stagione, o prima decidete voi, della serie Netflix segue questo stesso schema, utilizzando attori più conosciuti, senza discostarsi dall'originale salvo per un piccolo dettaglio: la serie è cresciuta.

Dalla prima stagione a questo quarto anno "Narcos" si è evoluto e siamo passati dal "piccolo trafficante" ad un qualcosa di più grande.
Guardando infatti tutte le varie annate della serie possiamo osservare che mentre lo schema base della serie si ripeteva, buono contro cattivo, gli interpreti della lotta si evolvevano e diventavano sempre più grandi.
Piano, piano si è alzato sempre di più il livello passando dal piccolo al grande, dalla persona allo stato: si è alzata la posta in gioco.

Durante la prima stagione ci viene raccontata la storia di un giovane agente della DEA, Murphy, e del suo compagno, Pena, entrati in azione per affrontare Pablo Escobar.
Pablo non è ancora la leggenda che tutti si ricordano idem per i suoi uomini.
Allo stesso tempo i nostri due protagonisti sono da soli nella lotta alla droga e al narcotraffico.
I due partecipanti a questa vicenda, quindi, nella grande scala delle cose non hanno un ruolo e un posto rilevante proprio perché siamo solo agli inizi della vicenda.
"Narcos" 1 racconta di un criminale e dei poliziotti che lo vogliono arrestare.

Infatti è nella seconda stagione che le cose iniziano ad evolversi e ad ingrandirsi.
Pablo diventa finalmente la leggenda che tutti noi conosciamo mentre la DEA si rimbocca le maniche e decide di allearsi a diversi personaggi per chiudere i conti con il re del narcotraffico.
Pablo si smarca dal suo passato di semplice uomo e indossa i panni di un essere quasi mistico capace di far paura a chiunque in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.
Murphy e compagni, invece, alzano il tiro, capiscono come e dove muoversi e anche loro si evolvono dimostrando di poter lottare quasi ad armi pari con Escobar.
Dalla prima alla seconda stagione gli equilibri e la narrazione a binari della serie non sono cambiati tuttavia sono i personaggi ad aver superato un certo limite.
"Narcos" 2 racconta di una leggenda e della sua caduta per mano di coloro che sino ad ora l'hanno inseguito.

Morto Pablo, una leggenda, a prendere lo scettro del potere non è più una sola persona ma un intero gruppo di uomini tutti legati tra di loro.
La figura di Pablo ormai era arrivata ad un livello così alto che era impossibile da superare per un singolo quindi si è passati ad un gruppo di persone: il Cartello di Calì.
La collettività ha preso il posto del singolo e a fronteggiarla, questa volta, non abbiamo avuto una coppia di agenti della DEA ma l'intera organizzazione su una scala ancora più ampia.
Così come il "nemico" evolve e diventa più grande così fanno i buoni di questa storia costretti ad essere di più per vincere.
Ancora una volta il modello di narrazione non cambia ma il livello viene alzato e smettiamo, principalmente, di parlare di persone e iniziamo a parlare di gruppi o di agenzie.
"Narcos" 3 è il passaggio dal singolo al gruppo, dal grande al piccolo e dall'uno ai più.
Questa terza stagione è il passo preparatorio a quello che stiamo tutti per vedere in questa nuova stagione.

Quest'ultima stagione, da quello che sembra, porterà il livello dello scontro su una scala ancora superiore.
Anche se ci siamo spostati in un altro stato la narrazione binaria non cambia ma a a farlo sono i protagonisti della storia.
Se da una parte abbiamo un agente che, probabilmente, porterà, piano piano, con sé parte della DEA per lo scontro dall'altra il "nemico" di questa stagione sembra essere un consorzio con un intero stato, quello messicano, ai suoi piedi.
Questo scontro tra agenzia americana e stato messicano, evidentemente, porterà sul campo l'America tutta portando a compimento questa guerra che ogni anno aumenta di livello.


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Alla prossima!

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