venerdì 8 febbraio 2019

Adrian 1X01,02,03,04 - Madonna mia che casino


In un mondo parallelo, probabilmente, Celentano ha prodotto questa serie TV tantissimi anni fa, l'ha fatto con un buon studio d'animazione e ha sbancato creando un prodotto capace di emozionare e di svegliare le coscienze.
Noi però non siamo su quella Terra parallela e Celentano ha fatto una cazzata clamorosa.

Oltre alla serie infinita di intrighi e caos dietro la realizzazione della serie, cercate su internet e fatevi quattro risate, è evidente che tutto questo baraccone è arrivato male e in ritardo.
Proporre una roba del genere nel 2018 non solo è una mossa completamente folle dal punto di vista del marketing ma anche dal semplice contatto con la realtà.
I messaggi sono datati, l'animazione è un completo dramma che fa sanguinare gli occhi e più si va avanti nella serie più ci si rende conto che Celentano si stava facendo una sega su se stesso mentre metteva insieme questo prodotto che, al momento, presenta quattro versioni diverse di sè stesso.
Disagio.
"Adrian" è solo disagio.

Un disagio che non può essere minimamente visto seriamente e chiunque lo osanni è evidentemente una persona cieca e sorda incapace di avere un proprio pensiero critico.
State tranquilli: questa volta odiare una cosa che odiano tutti è sintomo di sanità mentale.

Diventa, ora, anche difficile capire quale fosse l'obiettivo di "Adrian".
Se da una parte è evidente la critica verso la società attuale ci sono dei punti veramente patetici come l'odio verso i centri commerciali e la gente che si sdegna per una mela andata a male o con la pubblicità troppo presente.
Insomma cose da una parte banali e dall'altra ridicole perché tremendamente lontane da noi.
Allo stesso modo la rappresentazione del governo dispotico e della mafia sono semplicistiche e stupide come sono stupidi i villain della serie che dovrebbero essere spaventosi perché capaci di manipolare la gente ma troppo stupidi per farlo.
Il mondo di Adrian è quello di una società corrotta dal consumo e dalla tranquillità peccato che quel momento l'abbiamo sorpassato alla grandissima e l'intera storia diventa obsoleta.

I personaggi tra loro non dialogano.
Le storie continuano senza senso e senza una vera e propria direzione con duemila giri logici diversi e anche troppo astrusi.
Follia probabilmente ma, molto più evidentemente, la voglia di fare un qualcosa di intelligente salvo non avere la capacità di farlo.
L'unica nota "positiva" del prodotto che aumenta il grado di disagio è la figura stessa di Celentano presente in qualsiasi veste nell'ambito produttivo e stra presente nella serie interpretando quattro personaggi diversi senza una vera e propria ragione.

Rimane evidente come sia la passività della gente il vero obiettivo di Celentano salvo che sia impossibile smuovere chiunque quando, per la maggior parte del tempo, ti guardi allo specchio nel farlo.



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Alla prossima!

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