Questo articolo è una recensione spoiler di "Avengers: Infinity war" con spoiler.
Chiunque non voglia leggere un parere approfondito sul film ma uno superficiale può farlo qui.
Sono passati dieci anni dal primo film che ha dato il via all'universo cinematografico Marvel, sono passati dieci anni dal primo "Iron Man" e, finalmente, siamo arrivati a questo punto.
Siamo, finalmente, arrivati a Thanos contro gli Avengers: allo scontro finale e alla summa di dieci anni di storie, di film tutti auto conclusivi e tutti parte di un disegno molto più grande.
Io, prima di andare avanti, scopro subito le carte e lo dico: non credevo che ce l'avrebbero fatta.
Io non credevo che sarebbero riusciti a fare un film di due ore e mezza capace di portare a compimento tutte le storie che avevano iniziato e in grado di avere tutti questi personaggi dentro.
I film Marvel mi avevano stancato da tempo e non ero minimamente fiducioso perché, da bravo sceneggiatore, mi rendevo conto che l'obiettivo finale era veramente difficile eppure, contro ogni mio pronostico, i fratelli Russo hanno fatto un capolavoro.
Un capolavoro per questo genere di film, per i film di supereroi e di intrattenimento ma comunque un capolavoro.
Per riuscire a creare un prodotto soddisfacente riuscendo a dare il giusto spazio a tutti i personaggi i Russo hanno deciso di iniziare il film in medias res o, quantomeno, ad un certo punto della ricerca di Thanos.
Il matto di Titano, questo il suo nome nei fumetti, infatti lo vediamo sulla nave asgardiana intento, insieme ai suoi uomini, ad uccidere i rimanenti dei perché attirati dalla gemma tenuta da Loki.
Non vediamo il loro attacco alla nave, non vediamo la formazione del suo ordine e non vediamo il suo attacco ai Nova Corps e la sua conquista della prima gemma.
Thanos ci viene subito presentato con un'aura di mistero e, subito, lo vediamo mettere alle strette Hulk, Thor e Loki tre personaggi fortissimi che sino a quel momento erano sempre riusciti a vincere le loro battaglie, soprattutto Hulk.
In pochissime scene Thanos diventa il nemico più forte che gli Avengers possano mai incontrare e, qualche minuto dopo, anche i suoi uomini diventano estremamente minacciosi: alcuni vanno da Strange e altri da Visione e Wanda mettendoli in difficoltà e "menomando" alcuni Avengers che, agli occhi del pubblico erano difficili da battere.
Gli Avengers, in poco tempo, dimostrano di non essere più quella forza inarrestabile che tutti ricordavano non perché sono divisi ma perché hanno incontrato qualcuno di più forte.
Un brivido sale sulla schiena degli spettatori: se gli alieni che seguono Thanos riescono a mettere in difficoltà gli Avengers che cosa accadrà quando incontreranno il Titano?
A questo punto, proprio per dare il giusto spazio a tutti, cosa fatta ottimamente, a mio modo di vedere, solo nel primo "Avengers", i Russo dividono i protagonisti della pellicola in tre gruppi diversi e ne uniranno due solo nel finale della pellicola per, prima della fine, ridare un po' di respiro al pubblico.
Un respiro che ritorna a chi guarda solo in certi momenti perché poi il film è una corsa continua, una tensione che non si ferma mai e che non vuole fermarsi.
Si parte in medias res e si continua così senza mai dare veramente le basi della narrazione e con continui scontri da una parte e dall'altra.
Non c'è una vera trama: c'è solo un nemico da distruggere e tot modi per farlo che, però, falliscono tutti.
Questa mancanza di basi nello stesso film, questo scontro continuo io non li avevo mai visti al cinema o se li avevo visti, come in "Transformers 4", non mi avevano lasciato nulla perché non erano in grado, i film stessi, di vivere quella tensione perché allo spettatore non importava.
I Marvel studio però hanno avuto dieci anni di costruzione e tantissimi film e serie TV per preparare il pubblico a questo film che, a differenza degli altri, non è completamente visibile da chi non ha visto le pellicole passate ma è comunque un grandissimo divertimento.
Non ci sono basi in questo film perché le abbiamo avute nel passato, non ci serve sapere nulla dei personaggi perché so che Star Lord ama Gamora e perché sapere che Tony vuole un figlio mi sembra una decisione importante per lui.
Perché io Tony lo conosco e voglio che sia felice.
Perché io so chi è e so cosa vuole.
Questa è la grande forza di questi film.
Non nel film in sé ma nella costruzione di un enorme universo capace di raccontare storie intramontabili.
Storie e personaggi che vorrei non finissero nel bene e nel male e che, purtroppo e per fortuna, questo film riesce a chiudere in un certo modo.
Gamora muore, Visione fa lo stesso, Loki anche e fa male.
Fa male perché Gamora e Visione li conoscevamo e li avevamo visti amare qualcuno e vediamo il dolore di Wanda e di Star Lord.
Un dolore così forte che porta uno a uccidere l'amore della sua vita e l'altro a rovinare un piano quasi perfetto.
Fa male perché Loki era uno dei personaggi più riusciti di questo mondo ed è morto come uno stronzo.
Un dolore che sentiamo nella voce di Pepper quando Tony sale sulla nave di Thanos e si rende conto che non può scendere.
Quando Tony prende più di un colpo da Thanos e quando prende QUEL COLPO noi soffriamo con lui e tratteniamo il fiato con lui.
Spiderman poi, forse è meglio non parlarne.
Quando quasi tutti spariscono un po' tutti noi ci sentiamo mancare e magari non perché muore un personaggio che ci piaceva ma perché vediamo uno di quelli rimasti con il vuoto negli occhi.
Gli Avengers, per la prima volta nella loro storia, hanno perso.
Sono serviti dieci anni e tanti film ma per la prima volta al cinema abbiamo una pellicola capace di mantenere per due ore e mezza una tensione fortissima e senza bisogno di raccontare le basi dell'intera storia perchè già tutti ne erano a conoscenza.
Capolavoro.
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Alla prossima!
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