mercoledì 8 novembre 2017

Mindhunter - Un (non) crimine perfetto


Tra "Mindhunter" e la seconda stagione di "Stranger things" vi aspetta una bella settimana di recensioni quindi preparatevi.

Avete presente "Seven"?
Avete presente "Zodiac"?
Ecco, mentre andiamo avanti, pensate intensamente a questi due film.

"Mindhunter", già rinnovato per una seconda stagione prima del debutto e programmato per altre tre in più, è passato sotto le mani di più sceneggiatori dopo essere stato completamente stravolto, a quanto dicono tutti quelli che ci hanno lavorato sopra, da quello che sino a qualche tempo prima era il produttore della serie: David Fincher.

Fincher, autore e regista meraviglioso, ha usato tutta la sua esperienza e il suo amore per il genere per scrivere uno show lento, calmo nel suo andare avanti ma anche terribilmente brutale nelle immagini.
Programmato alla lunga, visto il rinnovo fulmineo, e anche in certi brevi episodi la serie non si prende mai davvero una pausa senza però accelerare effettivamente se non prima del finale.

Utilizzando la solita storia della coppia diversa più un nuovo e particolare innesto Fincher muove i suoi personaggi in lidi già conosciuti ampliando però lo sguardo e raffinando, per via del tempo a disposizione, la psicologia dei suoi protagonisti e la gente che gli gravita intorno creando personaggi molto più che tridimensionali.

Dalla regia alla sceneggiatura alla fotografia "Mindhunter" non abbassa mai la sua qualità e la mano di Fincher si vede in lungo e in largo regalando uno show pieno di significato che potrebbe continuare e, purtroppo, si ferma.

Se amate il genere, se amate questi racconti allora questa è LA serie per voi.

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Alla prossima!

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