Che qualche cosa non andasse in "Inhumans" si era capito sin dal primo momento.
Sin da quando si era deciso di rendere un film una serie tv e poi ancora un film e una serie tv insieme: insomma in casa Marvel non avevano le idee chiare.
Certo, in questo non c'è nulla di male ma sicuramente non è un buon inizio e, visti i risultati, non era una sensazione sbagliata.
Questo perché, "Inhumans" è un brutto prodotto o, quantomeno, è triste.
Triste perché, pur se fatto a costo zero per la ABC/Disney/Marvel, solo IMAX ha pagato per la sua produzione, sembra una roba che potrei fare io con una videocamera normale e un uso più sapiente di un pc.
Non sembra un film da mandare al cinema ne sembra un prodotto al pari delle serie Netflix o del "semplice" "Agent of the SHIELD".
La grafica computerizzata non è il massimo e gli attori potevano un secondo imparare a recitare, Crystal è davvero agghiacciante.
Non c'è nulla di epico, nulla di davvero stupefacente e nulla che giustifichi la visione al cinema o il continuo della visione a casa.
Nulla di nulla.
Eppure la serie aveva delle basi solide, non dico mastodontiche ma comunque abbastanza interessanti.
Avevamo i personaggi, l'ambientazione, la mitologia e la continuity Marvel su cui fare affidamento ma si è deciso di non farlo.
Si è deciso di creare personaggi monodimensionali, di levargli ogni strato di interesse e di abbandonare Attilan, casa degli Inumani, per la Terra.
Perché, infondo, poche volte abbiamo assistito all'alieno che arriva sul nostro mondo e si scontra con la nostra civiltà: tanto fa ridere.
Si poteva fare di tutto ma si è semplicemente scelto di banalizzare qualsiasi cosa si potesse banalizzare.
"Inhumans" è un prodotto senza l'originalità dei prodotti televisivi e l'epica dei film.
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Alla prossima!
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