venerdì 7 settembre 2018

Fatto un presidente se ne fa un altro


Dopo tutte le varie accuse arrivate all'indirizzo di Kevin Spacey Netflix, decise tempo fa, utilizzando un comunicato stampa per farlo sapere al pubblico, di eliminare il personaggio di Frank Underwood da "House of cards" e di rendere questa sesta stagione l'ultima.

Entrambe le scelte, a mio avviso, sono state il risultato della scialba, pigra e poco rispettosa reazione al movimento #MeToo da parte delle aziende di qualsiasi campo che, incapaci di affrontare la cosa, hanno cercato di evitare qualsiasi problema futuro allontanando chiunque fosse finito nell'occhio del ciclone senza pensare veramente a come fare.

A questo punto, per noi amanti delle serie TV, la vera domanda era: come si sarebbe risolta la questione in scena?

Impossibile muoversi come Sky Italia con "X Factor" e la faccenda Argento per via della natura del prodotto di cui parliamo quindi che cosa si poteva fare?
Sarebbe stato usato il girato con Spacey?
Sarebbe stato eliminato off screen o sarebbe stato tenuto completamente lontano dalla vista del pubblico in qualche modo?
Difficile dirlo vista anche la strana e particolare co dipendenza tossica mostrata e avuta con Claire, nuova protagonista della serie a tutti gli effetti, sin dall'inizio di "House of cards".
Bisogna sempre ricordare come il rapporto tra i due è e sempre sarà una parte importantissima della serie.

Netflix, facendoci anche aspettare un po', ha risposta alla nostra domanda qualche giorno fa con un teaser e, soprattuto, un'immagine abbastanza esplicativa:
 

Si è quindi deciso di eliminare il personaggio di Francis dalla serie fuori dallo schermo, off screen se volete, in una maniera anche abbastanza brutale e, anche qui, poco rispettosa: scommetto che questa parte neanche la vedremo nella stagione.

Questa morte fuori dalle scene, senza sapere nulla della stagione, cambia sicuramente il piano originale della sesta stagione, difficile pensare che Frank sarebbe morto off screen anche prima del caso Spacey e apre due strade per il proseguo di "House of cards".

Da una parte questa morte fuori dalle scene potrebbe essere usata per arricchire, in qualche modo, il personaggio di Claire e per modificarne il comportamento avvicinandola al marito scomparso o allontanandola pericolosamente da lui.
Un lutto, infondo, può toccare una persona in molti modi e avere una Claire meno stabile e più interessante, proprio per questa instabilità, potrebbe essere una cosa diversa non so ancora se un bene o un male.
La stessa morte di Frank potrebbe essere il punto debole ricorrente di Claire che magari è rimasta la donna di sempre ma quando sente parlare del marito o qualcosa glielo riporta alla mente allora dentro di lei si forma una crepa.

La seconda strada che la serie Netflix può prendere, qui mi piange il cuore, è la damnatio memoria cioè la completa eliminazione del personaggio.
Se si vuole cancellare Spacey e il suo Frank Underwood dalla memoria di tutti noi, cosa comunque impossibile, il colosso dello streaming digitale potrebbe aver deciso di eliminare ogni singolo riferimento a Frank dalla serie rendendo la nuova protagonista di "House of cards" monca emotivamente.
Mi spiego meglio: ognuno di noi sa che, in un modo o nell'altro, la presenza o l'assenza di Frank avrebbe mosso il personaggio di Claire in un certo modo se però si è deciso di non nominarlo neanche difficilmente vedremo la reazione della moglie alla morte del marito e questo, volente o nolente, è un macigno enorme sul suo personaggio.
A Claire mancherebbe per sempre qualcosa e il tutto sarebbe per noi inspiegabile e frustrante.

Vedremo cosa accadrà all'uscita della serie.
Per il momento possiamo solo incrociare le dita e sperare che gli autori di "House of cards" siano riusciti a cavare il ragno dal buco e magari ad aver migliorato il loro stesso prodotto.
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Alla prossima!

#Editoriale
#Netflix
#HouseOfCards

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