Peter riaprì gli occhi a fatica.
La polvere portata dall'esplosione rendeva l'aria pesantissima e difficile vedere qualsiasi cosa.
Il giovane tentò di rimettersi in piedi senza molta convinzione: non riusciva minimamente a formulare un pensiero coerente.
Per la prima volta dopo tanto Peter si ricordò che cosa volesse dire "confusione".
Le poche forze che aveva lo abbandonarono e si ritrovò in un lampo per terra vicino a Connors completamente incosciente.
"Dottore..." Peter riuscì solo a dire questa parola prima di vedere dei piedi sconosciuti avvicinarsi.
"Ah eccoci qui: Peter Parker.
Mia figlia non ci ha mai presentato ma io so già tutto di te ragazzino.
Io sono il padre di Felicia, Walter e spero che questo ti insegnerà a non intrometterti nei miei affari".
Dopo queste parole conficcò un coltello nel cuore di Connors davanti agli occhi di Peter che, senza forze, non poteva fare nulla se non piangere.
"Non sforzarti: ad esplodere è stato Electro e l'impulso elettrico ti ha messo fuori gioco.
Povero povero mostro: non voleva morire in fin dei conti".
Walter Hardy fece dietro front e se ne andò lasciando Peter Parker a guardare il corpo senza vita di una delle persone più care che aveva.
"Io di lui non so davvero nulla sai?
Se ne è andato via quando ero una ragazzina, ricevevamo i soldi e mia madre mi faceva fare quello che lui ordinava, come i corsi di autodifesa, ma non ho mai davvero visto il suo volto.
Come fai a conoscerlo?" chiese Felicia a Kraven il Cacciatore.
"Ci siamo conosciuti in guerra o meglio: è lui che è venuto a conoscere me.
Io ero un ottimo soldato, gli insegnamenti di mio padre mi sono stati utili sul campo di battaglia, e lui era un agente segreto americano.
Non so bene da che agenzia venisse tuttavia andava cercando soldati pronti a tutto per combattere, capaci di fare qualsiasi cosa e mi trovò.
In poco tempo creammo qualcosa di diverso e di fuori dalla legge e io divenni uno dei suoi più cari amici o, quantomeno, lo pensavo.
Commerciavamo e investivamo su qualsiasi cosa potesse essere utile in guerra come il piccolo scherzo che ha reso il tuo amico l'eroe che è adesso.
Tuo padre non mi ha mai perso di vista e ha sempre finto: non ha mai abbassato la guardia e mi ha tenuto vicino come si tengono vicini i nemici.
Io ero solo il suo secondo e allo stesso tempo un suo avversario: io credevo di essere al suo stesso livello ma non lo sono mai stato.
Prima di venire qui, prima di cercare di prendere il sangue di Peter, io e lui abbiamo avuto una discussione.
Voleva che venissi qui per farti tornare sotto controllo e per prendere il sangue di Spiderman, io non volevo essere trattato come un semplice soldato e mi sono rifiutato.
Non mi ha lasciato scelta: non avevo mai capito quanto fosse pericoloso.
Immagina Felicia, se voi avete perso contro di me che cosa vi fa pensare di essere in grado di sconfiggerlo?
Sono venuto da te perché l'unico modo per non farmi uccidere per il mio fallimento è sconfiggerlo".
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