Seguire più di un criminale e spacciatore non era mai stato il sogno di Peter ma aveva imparato, con il tempo, che chi calcava le strade sapeva sempre chi era il nuovo capo: così da non pestare le scarpe a nessuno di importante.
Gli bastò scegliere le sue " prede ", seguirle per qualche giorno e in poco tempo capì dove si sarebbero tutti ritrovati qualche giorno più tardi: in uno dei palazzi più in vista della città.
Peter si nascose, si vestì e iniziò a scalare la grande torre curioso e attento a non farsi scoprire come non mai.
Criminali.
Tantissimi criminali, tutti insieme in una sola stanza davanti ad un solo uomo.
Peter non aveva mai visto tutti quegli sfigati e non aveva mai visto quell'uomo.
Sapeva, però, che doveva fare qualcosa e anche in fretta: sembrava un esercito sul piede di guerra.
Prima però di fare qualsiasi cosa il suo senso di ragno scattò e il vetro su cui si era messo per guardare la stanza dall'alto si ruppe facendolo cadere su un tavolo.
Spiderman era da solo in una stanza piena di criminali.
L'uomo alto e statuario, in completo, si alzò e dopo aver battuto sarcasticamente le mani disse, mentre Peter piano piano si rialzava: " Sparategli ".
Tutti i criminali tirarono fuori le pistole e iniziarono a fare fuoco sul supereroe della città cercando di ucciderlo.
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