L'articolo si baserà soltanto sui primi due episodi di " Legion " che sono quelli sin'ora mandati in onda.
Anche se non sono uno scrittore di fumetti, Dio se mi piacerebbe esserlo, ne ho letti tanti in vita mia, ne leggo ancora, e, allo stesso tempo, mi sono avvicinato da un po' a qualche manuale di sceneggiatura con tanto di consigli e schede per la costruzione dei personaggi.
Tutto questo, chiaramente, mi ha portato, più di una volta, a scarabocchiare qualcosa sul foglio e a usare alcuni social, Twitter in primis, e questo blog come terreno di prova per qualsiasi esperimento di questo genere che mi venga in mente.
Su Twitter per esempio, alcune volte faccio anche ridere quindi se vi va seguitemi qui, tramite #ComicsAdvice mi sono letteralmente messo a scrivere una serie di consigli, così perché ho un alta stima di me, per migliorare una qualsiasi serie a fumetti diretti a chissà chi.
Questi consigli, secondo me, migliorerebbero una qualsiasi testata e si riferiscono principalmente al modo in cui, io, creerei una storia con un forte protagonista al centro della scena e, soprattuto, all'uso che l'autore dovrebbe fare dei coprimari e alla direzione generale della storia.
Non so se i miei consigli abbiano un senso o siano in qualche modo minimamente accettabili ma, in qualche modo, li ho, fortunatamente, rivisti nei primi episodi, per il momento due, della nuova serie Marvel, prodotta dalla FOX sul canale FX, " Legion " .
" Legion " è proprio la serie di cui parleremo in questo articolo, si l'introduzione è stata un pochetto lunga, anche perchè, secondo me, è un esempio lampante di come si può costruire da zero un personaggio e renderlo subito affascinante.
Oggi parleremo della costruzione e della decostruzione di Legion alias David Haller.
David è un ragazzo sulla trentina, è in buona salute, se sorvoliamo sul suo problema con le droghe, e non sembra avere nessun problema al mondo tranne per il fatto che vive in un manicomio da un po' di tempo, sente le voci e soffre di schizzofrenia dissociativa.
Questo, in breve e in poche pochissime battute, è il quadro che sin dall'inizio del pilot di " Legion " ci viene messo davanti agli occhi: un singolo protagonista, una costruzione semplice di base e un problema che, in qualche modo, lo rende da subito interessante se non includiamo la faccia di Dan Stevens, attore protagonista, perfetta per il ruolo.
Sino a qui sembra tutto abbastanza normale
anche perchè non c'è davvero nulla di atipico salvo poi arrivare
all'elemento alla base della serie: David è un mutante, un telepate ad
essere precisi.
Questo fatto ci viene
mostrato sin da subito con la tanto famosa di " X ", segno
internazionale per i mutanti Marvel, in bella mostra sul logo della
serie.
Il potere di David, non ancora
ben specificato, è ciò che mette e rende il nostro protagonista il
centro dell'azione: una definitiva stoccata per arricchire la base di
Haller.
Legion quindi è una persona normale di base salvo avere un problema mentale e, allo stesso tempo, un potere incalcolabile: questo mix tremendo lo rende tremendamente pericoloso ma anche dannatamente affascinante.
Accanto a David non c'è nulla di interessante e di particolare a parte Lenny migliore amica di David interpretata da una sempre fresca e brava Aubrey Plaza, la sorella Amy e Syd.
Questi tre comprimari femminili sono presenti sin dal primo episodio, sin dalle prime scene e non solo sono un personaggio indipendente e assestante ma vanno ad arricchire la figura di David riuscendo a farci scoprire qualcosa in più di lui senza mai veramente dircelo.
Servono ad aprire più porte che danno sulla sua storia e a sviluppare, in vari modi già visti nei due episodi mandati in onda, la figura del protagonista: David si muove accanto a queste tre donne che non sminuiscono la sua figura di protagonista ma l'accompagnano rendendo le scene non semplici monologhi ma spiegazioni su determinati comportamenti.
Lenny è la prima vera comprimaria della serie e parte integrante della storia di David tant'è che la vedremo apparire anche in un flashback durante la seconda puntata.
Lenny è la seconda voce del coro che, in qualche modo e da un'altra prospettiva, analizza e arricchisce la figura di Legion tramite il loro passato insieme e battute acide che fanno accenno al carattere dell'uomo che solo lei conosce davvero.
Amy è la sorella di David, protagonista di più scene sia passate che presenti, fortemente attaccata al fratello e capace di mostrare come, infondo, lui sia una persona principalmente gentile che non vuole far del male a nessuno evidenziando come David sia una vittima di se stesso e dei suoi poteri e mai un carnefice tramite questi: umanizza il personaggio e lo avvicina allo spettatore.
Syd invece è la nuova paziente dell'ospedale psichiatrico ed è il motore dell'azione.
Un'azione che inizierà, soltanto, con il suo arrivo in scena e la sua trasformazione da semplice personaggio a interesse amoroso del protagonista e nuovo comprimario presente sullo schermo.
Sydney non solo ci permette di vedere un nuovo lato di David ma fa partire l'intera vicenda che da quel momento in poi inzia una corsa che ancora è lontana dal traguardo.
In un singolo episodio, il primo, grazie a questi tre personaggi e senza mai una parola di troppo abbiamo visto vari lati di Haller e siamo riusciti ad impatizzare con lui anche perchè, questo, si è confermato come centro dell'azione e di questi tre personaggi.
Legion infatti non solo è il perno delle azioni di queste tre persone ma, proprio grazie a Sydney diventerà anche il nostro lascia passare per un mondo molto più complesso: un mondo molto simile a quello degli X Men cinematografici.
Senza mai far riferimento alla sua contropararte cinematografica infatti entriamo nella solita caccia al mutante e alla ricerca di un safe heaven in cui non solo trovare riposo e riparo ma anche luogo in cui prepararsi per una possibile guerra di cui David non sembra minimamente a conoscenza.
Questo, presente nel secondo episodio, è l'ultimo passo, per ora, della costruzione e della costruzione di David Haller alias Legion.
Durante quest'ultima ora di visione, infatti, David, finalmente, entra a contatto con il mondo esterno e con un'altra serie di personaggi che lo rendono partecipe del mondo intorno a lui e delle sue capacità.
Haller rimane ancora inconsapevole della sua vera forza ma inizia a capire da dove viene e chi è e noi iniziamo con lui questo viaggio tramite proiezioni mentali, flashback più contestualizzati di quelli della prima puntata e accenni, più o meno velati, sul passato e sul futuro del personaggio.
Ormai non abbiamo più un protagonista inconsapevole e privo di volontà, se mi permettete, ma un protagonista che addirittura arriva a prendere una posizone ben definita come mai aveva fatto prima e che inizia a mostrare i primi passi verso la sua trasformazione in vero eroe.
Prima abbiamo avuto la costruzione di una persona normale, poi l'abbiamo arricchita con un potere mutante ed ora abbiamo visto il primo passo, seppur solo accennato, verso l'eroismo che, probabilmente, è l'obiettivo della serie.
L'intera costruzione del personaggio, fatta ad arte, durante questi primi due episodi, per volontà dei creatori e favorita dalla natura dei poteri del protagonista è stata fin'ora inframmezzata da spezzoni non ben identificati che non sappiamo se appartengono al passato vero o inventato del protagonista o, addirittura, ad un mondo completamente inesistente messo in scena dai poteri del ragazzo che più di una volta si sono fatti sentire negli episodi.
Questi spezzoni servono continuamente a decostruire, almeno ai nostri occhi, la costruzione che sino a quel momento è stata fatta del personaggio facendoci dubitare di ciò che stiamo vedendo e anche della natura stessa di David: infondo in un mondo così confuso chi è chi?
Alcuni flashback, appena vengono mostrati, vengono subito messi in dubbio e alcune vicende sono, lasciate, poco chiare e non ancora spiegate in nessun modo.
Forte della sua doppia natura Legion può star vivendo o no le sue avventure e noi, al momento, non sappiamo cosa sia reale e cosa no.
Se questa confusione è sempre presente nel primo episodio nel secondo viene attenuata salvo poi presentarsi durante determinate sequenze che non ci fanno capire bene cosa accada e cosa no, cosa sia vero e cosa no.
Unito a tutto questo abbiamo un continuo senso di inquietudine e difficilmente riusciamo a capire se chi dice di essere il buono, se chi spiega la storia per come dovrebbe essere andata stia dicendo la verità.
Rimaniamo con il dubbio.
" Legion " quindi, nella sua voluta confusione, costruisce lo stesso personaggio due volte, se non di più, regalandoci da una parte un eroe, la persona che vorremmo essere (?), e dall'altra un semplice drogato con problemi in famiglia che non ha ben chiaro il suo passato e che è fermo nel suo presente.
Alla prossima!
#Legion
#Editoriale
#Marvel
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