mercoledì 27 aprile 2016

The Doctor Corner 8 - Doctor Who 9






Ho pensato molto al motivo per cui ho aspettato così tanto a recensire questa stagione.
Ci ho pensato molto non perchè, e lo dico senza molti problemi, questa è stata una delle migliori stagioni del New Who ma per il suo significato, per il suo finale.
Questa nona stagione è iniziata e finita durante un periodo un po' strano della mia vita: sul finire del liceo quando sei davanti ad una scelta e non sai bene ne dove andrai a finire ne se avrai qualcuno che verrà insieme a te.
Questo non sapere dove andare e non sapere se accanto a te avrai qualcuno, il perdere il proprio migliore amico sono tutti elementi che in qualche modo ho vissuto e che ho ritrovato in questa stagione: quanto mi sono rivisto in Capaldi nessuno davvero lo sa.
Il perdere qualcuno di così vicino, qualcuno che ormai fa parte di te ti segna davvero profondamente, ti lascia una cicatrice e la sofferenza è così tanta da spingerti a fare cose tremende: perchè, semplicemente, senza quella persona ti senti perso, vuoto.
Quella sensazione, quel dolore, quel sentire di non avere più qualcuno a cui stringere la mano ti porterebbe, magari, a scegliere una via d'uscita più facile come, non so, perdere la memoria: vi ricorda qualcuno?
 
Ecco perchè ho aspettato così tanto a recensire questa stagione: perchè faceva male, un male cane.
Ho già scritto dell'addio di Clara, del dolore che ho provato quando l'ho vista andare via e rivederla nel finale di stagione è si stata una grande sorpresa ma, allo stesso tempo, forse sarebbe stato meglio concentrarsi solo sul Dottore, sui Signori del tempo e sulla profezia senza dare ulteriore spazio a loro due: non perchè non volessi vedere una vera e propria chiusura del cerchio ma per evitare di stare male.
Qualcuno riesce a ricordarsi le parole di Twelve quando ricorda alla ragazza che potrebbe perderla prima o poi?
Il suo sguardo addolorato?
O non so, pensate un secondo alla sua rabbia nel momento esatto in cui si rende conto che la giovane morirà e che lui non può fare niente per salvarla.
Ne con Rose, ne con Amy ho mai visto il Dottore soffrire e dare così importanza ad una propria companion.
Il rapporto tra i due, parlo solo di Twelve e Clara, è iniziato male, davvero molto male, l'ottava stagione probabilmente è una delle peggiori stagioni del New Who, ma, dopo lo speciale di Natale, è stata una lenta ma fortissima strada in salita che ha visto acquistare importanza rendendo Twelve sempre più dipendente dalla ragazza unico ricordo del suo passato e, in qualche modo, sede della propria anima e della propria personalità: senza la ragazza il Dottore confuso del primo episodio dell'ottava stagione forse ci sarebbe ancora e questo ci priverebbe di un Dottore meraviglioso come quello di Capaldi.

Si Capaldi, come tutti i membri del cast di questa stagione, è meraviglioso potrei, quindi, parlare di tutti tuttavia vorrei solo dare spazio a questo fantastico uomo che è riuscito, in parte, a superare un' altro splendido Dottore interpretato da un grandissimo Matt Smith.
Una stagione fa, al di là di ciò che dicono in molti, Capaldi secondo me era stato abbastanza pessimo.
Non per colpa sua ma perchè la scrittura non lo aiutava minimamente: interpretare un personaggio confuso, eccentrico e geniale allo stesso tempo è quasi impossibile, a mio avviso, perchè ti costringe ad essere troppo tutto insieme rendendo quindi la tua interpretazione come una camminata su un terreno minato.
Quest'anno però, aiutato da un Moffat in stato di grazia e da una scrittura molto più chiara del personaggio, Capaldi ha tirato fuori il meglio di se regalandoci momenti epici come il discorso davanti al Fishking o attimi toccanti come il monologo sulla guerra sempre vicino, purtroppo, ad un evento tragico nella nostra realtà.
Certo la stessa Jenna Coleman è stata perfetta come alcuni comprimari di questa stagione, difficile dimenticare una come O'Donnell, ma nulla sarebbe stato lo stesso se non ci fosse stato un Dottore ad un livello così alto aiutato, come vuole la tradizione e la serie classica, da una trama non propriamente orizzontale ma che accoppia più di un episodio, creando poi, un disegno molto più grande.

La trama, infatti, questa volta è stata davvero il punto forte della stagione: concisa, pochissime sbavature e mai davvero esagerata.
Un lavoro perfetto e quasi semplice che, però, non rinuncia ai classici topos del Doctor Who come il paradosso temporale o il continuo discorso sulla maledizione dell'immortalità del Dottore: temi visti già molte volte che però non stancano mai proprio perchè sono caratteristici di questo mondo.
Certo difficilmente nel passato abbiamo visto un episodio incentrato solo e soltanto sul Dottore senza un companion o uno ambiguo come quello dedicato agli Zygon ma è proprio questo che ha reso questa stagione fantastica: episodi normali ma con una forza intrinseca che è introvabile al giorno d'oggi.

A te Dottore: a tanti anni di questa meraviglia.

PS: so che Capaldi non ci sarà durante il nuovo corso ma dategli lo spazio che si merita dannazione perchè è un fottuto capolavoro di uomo e di attore.

Alla prossima!

#DoctorWho
#DoctorCorner
#DoctorWho9

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