venerdì 8 settembre 2017

Narcos 3 - Una droga di una qualità migliore


Prima serie della nuova stagione televisiva, prima recensione della nuova stagione del blog e primo articolo in ritardo ma si sa: qualche volta può capitare.
Detto questo iniziamo subito a parlare di "Narcos 3".

Se mi avessero detto che la terza stagione, spin off e mezzo seguito, della serie dedicata a Pablo Escobar sarebbe riuscita meglio senza la presenza del grande patron della droga colombiana non ci avrei mai creduto.
Io stesso all'annuncio di questa nuova stagione con il cambio di villan ero rimasto perplesso e mi ero chiesto se questo seguito non avrebbe rovinato tutto, se la mancanza di Pablo o anche dell'agente Murphy avrebbero fatto male al prodotto e se Netflix avesse deciso di prendere, per la prima volta, la strada più facile e meno battuta con un prodotto seriale.
Beh, tutti voi che state leggendo senza aver visto la serie potete stare tranquilli: "Narcos 3" non solo non sfigura davanti ai suoi predecessori ma li supera magistralmente.

Arrivato al successo vero e proprio dopo la caduta di Pablo, il Cartello di Calì, con a capo quattro grandi uomini di diversa estrazione sociale e dalle vite lontane, spadroneggia per la Colombia allontanandosi dall'aggressività del vecchio re della droga e instaurando un legame molto forte con la politica e la polizia.
Calì crea un sistema ancora più forte di quello creato da Pablo arrivando addirittura a muovere i fili del sistema legislativo in maniera sorprendente.
In una Colombia ormai abituata a questo tipo di criminalità toccherà al solo agente Peña, interpretato da un sempre ottimo Pedro Pascal, fermare quest'ultimo cartello e, forse, vincere la guerra al narco traffico per sempre.

"Narcos 3" inizia dove si era fermato "Narcos 2", racconta una storia diversa ma uguale e, soprattuto, lo fa con la stessa modalità a cui, ormai, siamo abituati.
Il Cartello di Calì non è quello di Pablo, ha imparato dai suoi errori e lo fa presente continuamente.
La DEA ha imparato come si comportano queste persone e come deve comportarsi con loro.
La Colombia si è abituata e gli Stati Uniti hanno preso una decisione finale.
Tutto ciò che accade in "Narcos 3" è un proseguimento di quello che abbiamo visto in questi ultimi due anni, è un aggiornamento della stessa storia più ordinato ma anche più brutale.
Per questo questo non è un semplice spin off ma è un vero e proprio seguito senza gli stessi protagonisti, per questo è un miglioramento rispetto all'originale: non replica ma innova.
"Narcos 3" si allontana dal suo passato creandosi un'identità propria senza però rinunciare al proprio passato ma anzi facendone tesoro e sfruttandolo a pieno.
Alla fine credo si possa solo dire che tutto cambia per non cambiare mai.

Le interpretazioni sono migliori delle precedenti ed è sempre un piacere rivedere delle vecchie faccie che magari qualcuno aveva dimenticato.
Se chi conosciamo non ci sorprende per la sua bravura, a farlo sono tutti i volti nuovi che, in un modo o nell'altro, donano carattere e personalità a personaggi già visti, a livello di scrittura e pattern, ma tremendamente reali man mano che li vediamo continuare le loro " avventure ".

Ancora una volta, a differenza del suo reparto filmico, Netflix riesce a sorprenderci e a regalarci un qualcosa di davvero eccezionale.

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Alla prossima!

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