Iniziamo ufficialmente la nuova stagione televisiva con il pilot preair,senza crediti o vari effetti sonori, della 3 stagione di Homeland: la miglior serie tv dell'anno scorso.
Spero che gli sceneggiatori riescano a tirar fuori una serie perfetta come quella di un anno fa ma passiamo subito alla recensione.
Dopo L'Attacco
Due mesi dopo l'attacco alcune cose sono rimaste uguali e altre sono cambiate: Brody è scappato, la CIA dopo l'attacco terroristico è allo sbando e pressata dal governo che vuole risposte, Saul non sembra essere un capo all'altezza, la talpa è ancora nell'Agenzia e Carrie si trova da sola contro tutti poichè crede nell'innocenza di Brody.
La commissione del Congresso che dovrebbe appurare cos'è successo prima e dopo l'esplosione mette sotto torchio la nostra povera eroina per via del suo passato e di alcune testimonianze contro di lei tanto da costringerla a dover appellarsi alla costituzione per non compromettere la sua situazione.
Per di più la stessa Carrie si sente terribilmente in colpa per non essere riuscita a fermare l'attentato e ha smesso di prendere le medicine: senza le medicine Carrie torna a essere emotivamente instabile ma almeno secondo lei è riuscita a tornare in possesso di tutte le sue facoltà mentali.
Possibile?
Gli appunti completamente incomprensibili di inzio puntata sono folli o geniali?
Il "clone" di Brody nell'episodio è solo una coincidenza oppure no?
Solo il tempo potrà effettivamente dircelo.
Le stranezze di Carrie vanno a sommarsi a quelle di Dana, personaggio che ci viene presentato in una situazione molto diversa da come l'avevamo lasciato, che appena uscita da un centro di riabilitazione si sente confusa, stranita e a quanto sembra impotente.
La serie di facce che tira fuori quando rincontra la sua famiglia, a parte una generale commozione, sono una serie di sorrisi spenti e tristi così come il calmo e quasi disinteressato "carino" alla vista del bagno, in cui si era tagliata le vene, completamente ristrutturato.
L'unico motivo per farci vedere un sorriso è il suo nuovo interesse amoroso che non so quanto futuro spazio possa avere nella trama visto che attualmente è rinchiuso nel centro di riabilitazione.
La fuga di Brody non solo ha rovinato Dana e ha lasciato sola Carrie ma anche messo in difficoltà Saul che non riesce a prendere le decisioni fulminee caratteristiche di un direttore della CIA in un momento così delicato: uccidere i probabili uomini dietro l'attacco terroristico oppure sorvegliarli?
"Una vittoria sarebbe bella ma una cazzata ci rovinerebbe".
Saul vorrebbe intervenire ma ha paura: basta un piccolo sbaglio per distruggere completamente la CIA.
Tuttavia prima della fine dell'episodio riuscirà a prendere una decisione sull'operazione.
Quiin intanto è diventato uno degli uomini di punta di Saul e come al solito tocca a lui la parte d'azione dell'intera puntata.
"Siamo spie non assassini" dice Saul tuttavia non credo che questo valga anche per Quiin che già dalla seconda stagione si era dimostrato un ottimo assassino.
Un killer con un cuore e una mira infallibile.
Forse proprio questo è il punto debole del personaggio: il colpo di scena riservato a lui in questo episodio è troppo telefonato sinceramente.
Spero che la cosa non si ripeta poichè rischia di far diventare il personaggio stucchevole.
L'intera puntata va avanti senza quasi nessun colpo di scena o rimescolamento del mazzo.
Solo a pochi minuti dal finale iniziamo a vedere le prime crepe, quasi enormi per quanto riguarda la scena finale, che probabilmente continueranno ad allargarsi e a distruggere un rapporto tra due protagonisti della storia.
Nulla di particolarmente sorprendente ma cosa potevamo sinceramente chiedere ad un pilot?
Per ora va bene così speriamo che poi tutto cambi e si ritorni a non credere ai propri occhi guardando questa serie tv.
Considerazione a margine
- Una delle teorie migliori sul finale della seconda stagione indicavano Saul come talpa della CIA e attentatore materiale per quanto riguarda l'attacco alla CIA. Che tutte le facce scure durante quest'episodio siano comunque un segno che internet aveva ragione?
Con questo abbiamo finito per oggi.
Quindi..
Addio per ora e grazie di niente.
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