domenica 14 luglio 2013

Pacific Rim - Recensione








Mentre guardavo il film e all'uscita dalla sala solo tre parole risuonavano nella mia testa:molto, molto fico.
Pacific Rim non può sicuramente essere definito solo con queste tre parole ma credetemi queste bastano e avanzano dopo un primo impatto con una delle pellicole meglio riuscite di questi anni.
I combattimenti, la visione 3D che stavolta merita davvero, gli attori di stampo televisivo e di cinema minore che tirano fuori interpretazioni magistrali e l'intera trama che nella sua semplicità riesce a tenere su 131 minuti spettacolari ed epici.
Io non ho mai amato i robottoni tant'è vero che non avevo per niente hype verso questo film, i trailer e le immagini promozionali non mi attiravano per niente, e non riuscivo a credere alle recensioni che lo paragonavano a grandi capolavori tuttavia devo sinceramente ricredermi perchè non c'è nulla che stoni in questa pellicola.
La regia è ottima e unita alla colonna sonora ti gasa fin da subito:i combattimenti sono uno migliore dell'altro partendo dal primo sino all'ultimo che più di un combattimento sembra un vero e proprio massacro.
I primi 20 minuti del film sono un vero e proprio capolavoro e dai titoli di testa in poi sino ai titoli di coda non c'è nulla di sbagliato o di fuori posto.
Per quanto riguarda gli attori direi di fare un bell applauso a Idris Elba che dopo misere parti in Gosth Rider 2 e Thor ha un grande ruolo da comprimario e alla giovane Rinko Kikuchi che riesce a essere perfetta nella sua semplicità e con il suo volto sempre pieno di disperazione.
Pacific Rim non sprofonda mai nel ridicolo cercando sempre di essere reale e cavalcando l'onda dark di questo periodo:basta guardare la pioggia e la notte che circondano i combattimenti o il mondo che sembra sull'orlo del precipizio sin dai primi minuti.
Oppure guardate ogni singolo personaggio che si barcamena tra problemi personali e la lotta coi mostri che escono dal portale.
Drammi, demoni e perfino malattie corrodono i piloti dei mostri di ferro.
I paesaggi, le città, l'angar dove riposano i robot e gli stessi robot sono luridi e scuri.
Sono pieni di dolore e di sofferenza che traspare da ogni inquadratura.
In più non si ha mai la certezza, fino al vero e proprio finale, che per i nostri eroi finirà mai bene:Del Toro mette davanti ai protagonisti un nemico sempre più grande del precedente senza mai far respirare lo spettatore che tuttavia non può lamentarsi visto l'alto livello dell'intera pellicola.
I mostri hanno vinto e l'umanità ha perso.
Certo da questo momento in poi non amerò sicuramente i robottoni o i film sui mostri giganti però nessuno potrà mai dire che Pacific Rim è un brutto film perchè Del Toro riesce a ricreare l'atmosfera dei film e degli anime della sua infanzia perfettamente dando un tocco personale alla sceneggiatura.
Ora chiunque andrà a toccare gli scontri tra mostri giganti o tra robot, si Michal Bay parlo con te, dovrà confrontarsi contro un film solido e reale allo stesso tempo.
Del Toro ha alzato il livello e dubito che qualcuno riuscirà mai a superarlo.
Vorrei per finire sottolineare la frase che da un mesetto viene ripetuta ossessivamente in ogni trailer del film:"Per combattere i mostri abbiamo creato dei mostri a nostra volta".
Fino alla fine del film non avevo completamente capito questa frase e continuava a sembrarmi strana:perchè chiamare mostro una creatura che si è spaventosa ma che ti protegge?
Beh la risposta mi è arrivata verso gli ultimi minuti del film tuttavia non farò spoiler voglio soltanto dire che c'è un significato a tutto questo e risulta terribile alla fine della fiera.

PS:Visto che c'è un sequel in cantiere,parlando di sceneggiatura,era davvero necessario tirar fuori una scena dopo i titoli di coda così inutile?

Addio per ora e grazie di niente.

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