In un momento storico in cui anche mia Zia vuole aprire un servizio streaming per raccimolare dei soldi dalle visual dei suoi filmini vacanzieri non dovrebbe stupire che grosse major come la Disney seguano la massa: infondo loro ne hanno le capacità, hanno i prodotti e, a conti fatti, le idee per farlo funzionare.
Stupisce però che a farsi avanti in questo campo non sia la Warner Bros con tutte le sue proprietà ma solo la DC Entertaiment.
Oltre ad un annuncio di qualche mese fa infatti pochi giorni fa la DC stessa ha annunciato l'arrivo, insieme ad alcune serie, del suo servizio streaming in maniera ufficiale con tanto di loghi e di account Twitter.
Un servizio esclusivamente dedicato al loro universo fumettistico e lontano dalle varie proprietà cross mediali e universalmente conosciute in mano al gigante che possiede la DC: la Warner Bros.
Un servizio, al momento, privo di serie o di film animati con protagonisti i loro grossi nomi come Batman e Superman ma con solo serie e cartoni dedicati a personaggi cult o di poco conto.
Forse l'unica a salvarsi da questo "anonimato" per le masse è Harley Queen.
La DC e la Warner, quindi, decidono di seguire la Marvel e la Disney ancora una volta, il fallimento al cinema evidentemente non gli ha insegnato nulla, e, come sempre, decidono di farlo in maniera frettolosa e senza una vera e propria strategia almeno a prima vista.
Il nuovo servizio infatti, purtroppo per noi, oltre a essere sprovvisto per ora di un prezzo e di una data di lancio certa, non presenta un vero e proprio titolo di appeal per il grande pubblico o un servizio che possa comunque avvicinare l'utente medio.
Prime dalla sua può non avere tutto ma almeno ha il servizio di consegna e lo streaming Disney ha la serie televisiva di "Star Wars".
La DC, invece, ha deciso di puntare, come abbiamo detto, su titoli di nicchia, "Swamp Thing" e "Young Justice", su roba interessante ma non così forte, la serie animata su Harley, e su un prodotto che già per le sue foto di scena sta venendo odiata dai fan e derisa dal pubblico.
Per di più, puntare su queste serie, almeno a prima vista, non sembra dire che la DC voglia un pubblico generalista ma più hardcore quindi più severo e ristretto cosa che potrebbe danneggiare la piattaforma, troppo poco successo, e potrebbe influire sul costo che potrebbe essere alto.
Poi, per carità, sarò il primo a ricredermi se il costo e le serie proposte saranno di buona fattura ma come ormai qualsiasi cosa proposta dalla DC oltre ai fumetti la speranza è poca.
Ah, il nuovo servizio streaming della DC si chiama "DC Universe" perchè loro ne hanno di fantasia.
Maledizione.
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Alla prossima!
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