lunedì 28 maggio 2018

Articolo politico senza foto

Sono passati quasi tre mesi e, ai vertici di questo paese, la situazione non sembra essere cambiata o meglio è cambiata ma in peggio.
Per un mese e qualcosa, se ho fatto bene i calcoli, la Lega e i Cinque Stelle, quelli che non volevano far perdere tempo agli italiani, hanno fatto avanti e indietro tra di loro, giocando a nascondino.
Poi uno ha trovato l'altro e, in un lampo, è arrivato il nuovo governo.
Un governo nato da un'alleanza dopo il voto anche se anni fa sta cosa sembrava un problema.
Un problema come un'alleanza che non doveva esserci in principio.
O meglio, è arrivato un contratto di governo.
Un contratto in tremila bozze diverse dalla più folle alla più normale.
Un contratto votato, per di più, da una parte da tutti, quella della Lega, e da un'altra, solo da quattro stronzi dentro un sito perchè, infondo, devi far entrare la gente sulla tua piattaforma del cazzo che altrimenti non pigli i soldi della pubblicità.
Così le due parti si sono messe d'accordo ed è stato scelto come nuovo premier un politico.
No, scusate, un tecnico ma vabbè.
Un tecnico che nessuno conosceva, spacciato come un politico e con un curriculum non falso ma non effettivamente chiaro.
Certo agli altri facciamo le pulci ma se capita ad uno di noi col cazzo.
A questo punto si cercano i ministri, tutto sembra funzionare sino a quando non prendi una buca, tipo quelle prese durante il Giro a Roma, che esiste ma non esiste per tutti e trovi un ministro che due anni fa, tipo, ha dato dei nazisti a dei tuoi alleati.
Due anni fa, quindi ieri, e non quando faceva parte di un altro esecutivo quindi evitiamo di fare paragoni.
Un ministro che evidentemente ha fatto innervosire i mercati provocando un danno che, chiunque ci arriverebbe, vista anche l'instabilità non può essere recuperato in una notte.
Un ministro che avrebbe potuto dire, per iscritto e per esteso, che non voleva uscire dall'Europa ma non l'ha mai detto spaventando i mercati.
Così, ignorando le avvisaglie dei giorni precedenti si è andati a proporlo comunque e indovinate?
È stato rifiutato.
Perchè capita, perchè se il ministro non piace per un determinato motivo non viene accettato.
Non parliamo di opinioni politiche però, parliamo del fatto di essere un problema per i mercati.
Parliamo del fatto di essere un possibile danno per tutti noi come abbiamo visto.
Ora, si potrebbe semplicemente prendere un nome diverso e metterlo a quel ministero e magari usare lo stesso programma e le stesse idee perchè il problema non sono quelli ma il nome.
Che dite lo facciamo un governo cambiando un nome?
No, non sembra essere una cosa possibile.
Non so perchè, forse per testardaggine o per odio.
Forse, come dicono alcuni, perchè uno dei due capoccia voleva far saltare l'accordo.
Io il perchè non lo so ma so che è finita male e che peggio non poteva andare.

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Alla prossima!

#Politica
#Editoriale

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