mercoledì 27 luglio 2016

Containment - Contenuti contenuti



Scusatemi.
Lo so, lo so che il gioco di parole che ho utilizzato come titolo fa schifo, se non lo capite cavoli vostri, ma principalmente l'ho fatto per attirare la vostra attenzione perchè questa serie è passata sotto gli occhi di tutti senza fare il minimo scalpore e il tutto è un peccato.
È un peccato perchè Containment è un'ottima serie limitata, di quelle che non se ne vedevano da tempo e che se messa a confronto con le serie limitate inglesi, le migliori del genere, potrebbe riuscire a dire qualcosa in più.

Containment ci racconta i tredici giorni infernali di un piccolo quartiere americano  messo sotto quarantena dal governo dopo l'inizio di un epidemia virale mortale.
Vediamo l'intera situazione da più punti di vista tutti molto umani e molto toccanti: il poliziotto dentro il cordone, il poliziotto fuori, la giovane maestra con il figlio a carico, la ragazza incinta e molti altri.
Vediamo la loro sofferenza, i loro dubbi e i modi in cui cercano di sopravvivere sia fisicamente che moralmente perchè il cordone fa questo: ti mette alla prova, cerca di farti diventare qualcun altro.
Daresti il tuo cibo ad un estraneo in difficoltà?
Divideresti con lui il tuo rifugio?
Condanneresti lui se questo vorrebbe dire che avresti salva la vita?
Tutte domande e tematiche abbastanza banali, è vero ma, come ho detto più volte, se una cosa è fatta bene e intrattiene anche se è banale che problema c'è?
Nessuno, nessun problema.
Ecco, quindi, dove sta la forza di Containment: riesce a rendere ciò che è banale non originale ma sicuramente intrattenente.
La serie intrattiene, lo fa bene e lo fa su tutti i fronti: vi metterà paura, vi farà piangere e vi farà emozionare in ogni singolo episodio.
Episodi che, piano piano, complicheranno la storia intrecciando più personaggi finendo ogni episodio con un semi colpo di scena magari non sempre interessante ma chiaramente scritto per portare la storia verso un determinato punto.
Certo, magari qualche piccola sbavatura c'è, per esempio indicare un immigrato siriano come portatore della malattia non è il massimo in questo momento e la noia può anche farsi sentire sui finale di puntata ma nessun prodotto è completamente perfetto e questi piccoli " peccati " direi che si possono scordare.
" Peccati " su cui si può passare sopra anche perchè il minimo budget richiesto dagli effetti speciali viene compensato da una serie di attori non molto famosi ma bravi e perfetti per le loro parti: ancora una volta la CW non sbaglia i casting.
Jake, su tutti, ne è l'esempio perfetto: oltre a essere interpretato splendidamente da è il ragazzo che con la responsabilità della quarantena diventa uomo, trova l'amore e si trova più volte a fare scelte difficili.
Jake è la speranza, è il buono che rimane a galla per amore e perchè, semplicemente, è buono.

Prima della chiusura della stagione, a dire il vero con l'uscita del quattro episodio se ricordo bene, la rete ha deciso di fermare Containment cancellando però solo una possibile seconda stagione e portando, fortunatamente, a compimento quella in onda senza ulteriori cancellazioni.
Questa scelta, che per molti potrebbe essere un fatto negativo, per me invece è un'ulteriore punto in più in favore di Containment che rimane un prodotto unico, senza sequel e completo nel suo piccolo.
Ancora una volta la CW produce una serie particolare che non sarebbe dovuto passare sotto i vostri radar.

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Alla prossima!

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