Arrow ormai è una serie che ha due anni di trasmissione alle sue spalle e un micro cosmo, ampliato quest anno dalla serie Flash, enorme e usabile in qualsiasi momento: non sai come far finire una storia o vuoi tenerti un villan per un prossimo episodio?
Perfetto, non preoccuparti: un comprimario o una svolta narrativa degli episodi passati verrà in tuo aiuto.
Questo è il pregio di una serie che è riuscita a crearsi qualcosa dietro: hai sempre una via d'uscita autoreferenziale.
Quindi, anche se la scelta mi ha lasciato un po' di stucco visto che Oliver sa come funziona la Suicide Squad, il fatto che Cupid sia stata mandata a lavorare con la Waller, così da poterla riprendere se mai servisse, è una via d'uscita perfetta per gli autori della serie e difficilmente qualcuno avrebbe da ridire.
Ma non si parla solo di vie d'uscita: la stessa Cupid, interpretata perfettamente, viene presentata con un flashback che ci collega direttamente al finale della scorsa stagione e gli autori ce l'hanno messa sotto il naso fin dal primo episodio di questa stagione.
" Draw back your bow " è un buon episodio, un lo' statico magari, che però si focalizza sui rapporti tra i personaggi: mentre Oliver si scontra con Cupid e cerca di riallacciare il rapporto con Roy alias Arsenal, tentativo riuscito come vediamo nel finale, Felicity si prende ancora e giustamente una gran fetta dell'episodio approfondendo la sua relazione con Ray Palmer che continua ad entrare con prepotenza nel mondo di Arrow: quanto manca prima di vederlo fare il supereroe?
Poco, molto poco e non vedo l'ora che succeda non tanto per il personaggio e per i motivi che lo spingono a fare quello che fa, mi sa che non avrà un passato molto interessante alle spalle, ma per come gli sceneggiatori si confronteranno con un eroe del genere in un mondo così ordinario come quello di Arrow.
Thea poi viene rinquadrata tra le mura del Verdan nella sua grande serata di riapertura e ci sono davvero poche cose da dire su di lei: al momento non c'è nessuna trama che potrebbe collegarsi alla giovane Queen e il nuovo ragazzo, il dj, che gli è stato affidato non solo pecca terribilmente di carisma rispetto ad un Roy che da subito era riuscito a bucare lo schermo ma si dimostra molto poco interessante e fastidioso.
La scelta di affiancarle un partner non mi era piaciuta sin dall'inizio ma incrocio le dita e spero che la cosa non porti Thea verso il baratro: un anno fa un personaggio simile, Isabel Rochev, si è dimostrato davvero sorprendente e neanche tanto solo sul finale e solo grazie all'abilità di Manu Bennet che rendeva oro qualsiasi cosa toccava.
Certo, per qualcuno ci si sta dimenticando della trama orizzontale e Rash ancora non è davvero entrato in scena ma c'è ancora molto tempo e non mi spiacerebbe vedere una serie di episodi al cardio palma come quelli della scorsa stagione.
Per di più l'omicidio di Sara viene sempre e comunque citato in ogni episodio: i nostri eroi e gli sceneggiatori non se ne sono scordati.
Arrow ormai è uno show che non solo può camminare sulle sue gambe, come aveva dimostrato durante la seconda stagione, ma ormai ha una mitologia così estesa da potersi auto citare regolarmente.
Dopo Supernatural e The Vampires Diaries la CW ha trovato un'altra gallina dalle uova d oro.
Addio per ora e valar murghulis.
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