Benvenuti alla mini maratona di tre giorni dedicata solo ed esclusivamente a " Una serie di sfortunati eventi " che faccio per farmi perdonare della mia assenza abbastanza pesantina in questa settimana sia nella pagina che sul blog.
Su, abbiate pazienza e tornate qui sia domani che dopo domani per sapere che cosa ne penso, a 360°, di questa saga.
Su, abbiate pazienza e tornate qui sia domani che dopo domani per sapere che cosa ne penso, a 360°, di questa saga.
Chi mi conosce, infatti, sa che, di recente, quando mi avvicino ad una nuova saga, di qualsiasi genere, cerco di " guardare " qualsiasi cosa faccia parte di quel particolare mondo.
Cerco di conoscerlo nella sua pienezza, esiste questa parola (?), per capire al cento per cento che cosa sto " guardando " e per poterne parlare con cognizione di causa.
Così quando Netflix ha annunciato che il 13 Gennaio sarebbe arrivata sulla piattaforma la prima stagione di " Una serie di sfortunati eventi " mi sono subito interessato.
Sapevo che dalla saga letteraria, molto famosa, era stato tratto un film che avevo visto ma che mi aveva detto poco e che i libri principali erano 13.
Capito quanto fossero aderenti gli episodi alla trama dei romanzi mi sono catapultato in libreria per comprare e iniziare " Un infausto inizio ", il primo della saga, per poi, a lettura completa, guardare i primi due episodi della serie ispirati proprio al primo libro.
Caso vuole che, complice l'ennesima lettura mensile non andata a buon fine, " Un infausto inizio " sia il mio primo libro del 2017 quindi, fatta quest'introduzione parliamone un po'.
Cerco di conoscerlo nella sua pienezza, esiste questa parola (?), per capire al cento per cento che cosa sto " guardando " e per poterne parlare con cognizione di causa.
Così quando Netflix ha annunciato che il 13 Gennaio sarebbe arrivata sulla piattaforma la prima stagione di " Una serie di sfortunati eventi " mi sono subito interessato.
Sapevo che dalla saga letteraria, molto famosa, era stato tratto un film che avevo visto ma che mi aveva detto poco e che i libri principali erano 13.
Capito quanto fossero aderenti gli episodi alla trama dei romanzi mi sono catapultato in libreria per comprare e iniziare " Un infausto inizio ", il primo della saga, per poi, a lettura completa, guardare i primi due episodi della serie ispirati proprio al primo libro.
Caso vuole che, complice l'ennesima lettura mensile non andata a buon fine, " Un infausto inizio " sia il mio primo libro del 2017 quindi, fatta quest'introduzione parliamone un po'.
" Un infausto inizio ", per prima cosa, fa ridere.
Fa davvero ridere.
Non importa il livello della battuta, ce n'è più di uno, non importa chi sia a dirla o se esca volontariamente o no: è un libro che fa davvero ridere dall'inizio alla fine.
Magari non riderete sino a perdere il respiro, magari sorriderete e basta ma c'è sicuramente un'ottima dose di spirito in quelle pagine.
Uno spirito ben dosato sia per bambini, per ragazzi che per adulti.
Faccio questa distinzione perchè, come per i livelli di battute, l'intero libro ha tre livelli di lettura e di gradimento che variano dall'età del lettore ma che non intaccano in minima parte la comprensione e il piacere nella lettura.
Il bambino più piccolo si divertirà a leggere la storia di questi tre giovani e sfortunati orfani, il ragazzo riuscirà a trovare sin da subito la trama orizzontale nascosta nelle pagine e l adulto troverà con facilità una critica sociale e un cinismo degni di Woody Allen.
Sorprendentemente Lemony Snicket, nome fittizio di Daniel Handler, scrive un libro adatto a qualsiasi età e a qualsiasi tipo di lettore che si attesta sulle 140 pagine che passano con una facilità e un piacere inaudito.
Fa davvero ridere.
Non importa il livello della battuta, ce n'è più di uno, non importa chi sia a dirla o se esca volontariamente o no: è un libro che fa davvero ridere dall'inizio alla fine.
Magari non riderete sino a perdere il respiro, magari sorriderete e basta ma c'è sicuramente un'ottima dose di spirito in quelle pagine.
Uno spirito ben dosato sia per bambini, per ragazzi che per adulti.
Faccio questa distinzione perchè, come per i livelli di battute, l'intero libro ha tre livelli di lettura e di gradimento che variano dall'età del lettore ma che non intaccano in minima parte la comprensione e il piacere nella lettura.
Il bambino più piccolo si divertirà a leggere la storia di questi tre giovani e sfortunati orfani, il ragazzo riuscirà a trovare sin da subito la trama orizzontale nascosta nelle pagine e l adulto troverà con facilità una critica sociale e un cinismo degni di Woody Allen.
Sorprendentemente Lemony Snicket, nome fittizio di Daniel Handler, scrive un libro adatto a qualsiasi età e a qualsiasi tipo di lettore che si attesta sulle 140 pagine che passano con una facilità e un piacere inaudito.
Forse i quattro personaggi principali, per il momento, non hanno tutto lo spazio che si meritano e non è facilissimo innamorarsi di loro, più per il " poco " tempo in scena che per altro, ma lo stile di scrittura e la narrazione ad alto respiro della vicenda, promessa e mantenuta dai tredici libri che completano la saga, mi fanno ben sperare per il mio rapporto futuro con questi personaggi.
Se volete una lettura semplice, veloce e anche tremendamente divertente, adatta a voi e a qualcuno di più piccolo " Una serie di sfortunati eventi - Un infausto inizio " è il libro migliore che si può prendere in considerazione.
Alla prossima!
#LaLettura
#UnaSerieDiSfortunatiEventi
#UnaSerieDiSfortunatiEventi
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