Difficile, davvero difficile scrivere e produrre una serie animata divertente e allo stesso tempo scorretta nel 2016: dopo i Simpson, i Griffin e American Dad è davvero difficile.
Netflix però, come di recente ci ha già dimostrato, è la risposta a molte delle nostre domande e soddisfa la maggior parte delle nostre richieste quindi che cosa può aver ideato per sfondare anche in questo settore?
Netflix però, come di recente ci ha già dimostrato, è la risposta a molte delle nostre domande e soddisfa la maggior parte delle nostre richieste quindi che cosa può aver ideato per sfondare anche in questo settore?
La risposta è Bojack Horseman.
Bojack è un cavallo umano, ex attore famoso di una sit come anni 80 e ormai dipendente da droghe e alcol vista la forte depressione che lo distrugge.
Attorno a lui nessuno è sano e salvo: che sia la sua manager/fidanzata o il suo " migliore amico " Bojack ha un enorme buco nero dentro di sé che attira tutta la felicità di chi gli è intorno distruggendoli allo stesso tempo.
Questa spirale distruttiva continua senza fermarsi sino alla fine della prima stagione dove, per un motivo o per l'altro, Bojack smette di essere una serie animata comedy normale e diventa un qualcosa di più, una vera e propria emozione.
La seconda stagione, quindi, passato un determinato momento per Bojack cambia totalmente il prodotto, modificandolo completamente elevando lo status di tutta la serie e rendendola impareggiabile e imparagonabile rispetto a tutte le altre serie nello stesso settore.
È pur vero che questo cambiamento abbassa, notevolmente, a mio avviso, la carica comica della ma, è possibile, che sia stata proprio questa l'idea dei produttori.
Bojack Horseman, poi, non è solo una serie con un comparto tecnico grandioso, difficile trovare attori reali che lavorano come doppiatori così bene, ma ha anche un lavoro grafico molto, molto particolare: i colori a pastello e alcune scene " sotto allucinogeni " che usano un effetto arcobaleno sono davvero, davvero unici.
In definitiva, l'intera serie e il numero ristretto di episodi riesce a dare un prodotto fatto e finito che non è solo una divertente serie animata ma anche un passo avanti per l'intero mondo dell'animazione: non parliamo più di una semplice dark comedy ma di una serie vera e propria.
Attorno a lui nessuno è sano e salvo: che sia la sua manager/fidanzata o il suo " migliore amico " Bojack ha un enorme buco nero dentro di sé che attira tutta la felicità di chi gli è intorno distruggendoli allo stesso tempo.
Questa spirale distruttiva continua senza fermarsi sino alla fine della prima stagione dove, per un motivo o per l'altro, Bojack smette di essere una serie animata comedy normale e diventa un qualcosa di più, una vera e propria emozione.
La seconda stagione, quindi, passato un determinato momento per Bojack cambia totalmente il prodotto, modificandolo completamente elevando lo status di tutta la serie e rendendola impareggiabile e imparagonabile rispetto a tutte le altre serie nello stesso settore.
È pur vero che questo cambiamento abbassa, notevolmente, a mio avviso, la carica comica della ma, è possibile, che sia stata proprio questa l'idea dei produttori.
Bojack Horseman, poi, non è solo una serie con un comparto tecnico grandioso, difficile trovare attori reali che lavorano come doppiatori così bene, ma ha anche un lavoro grafico molto, molto particolare: i colori a pastello e alcune scene " sotto allucinogeni " che usano un effetto arcobaleno sono davvero, davvero unici.
In definitiva, l'intera serie e il numero ristretto di episodi riesce a dare un prodotto fatto e finito che non è solo una divertente serie animata ma anche un passo avanti per l'intero mondo dell'animazione: non parliamo più di una semplice dark comedy ma di una serie vera e propria.
Alla prossima!
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