" Il potere logora chi non lo ha ".
Frank Underwood, Kevin Spacey, lavora alla Casa Bianca e ha un unico obiettivo nella vita: diventare presidente degli Stati Uniti.
House of cards o almeno le prime due stagioni, prodotte da Netflix, raccontano
gli intrighi e i conflitti che lo stesso Frank architetta e si trova ad affrontare per arrivare al potere.
Le due serie, tratte da un romanzo che potete trovare in libreria e da cui sono tratte anche la terza stagione e la futura quarta, seguono il modello di trasmissione del servizio streaming americano e, come Daredevil per esempio, le loro tredici puntate non sono minimamente condizionate dagli ascolti o dalle pause per le festività.
La narrazione, sfruttando questo sistema, non solo ne giova tremendamente ma si discosta da tutte le altre serie classiche del genere e in due stagioni abbiamo continui stravolgimenti che posso o rimanere tali o ritornare in breve tempo allo stato originario senza danneggiare in minima parte la narrazione.
I personaggi, poi, sono analizzati più volte in maniera diversa in qualsiasi loro sfaccettatura senza mai fare un passo indietro nella loro evoluzione e risultando sempre coerenti anche quando le situazioni diventano tremendamente difficili.
House of cards però non è una serie perfetta, non in tutto e per tutto almeno: se lo show si tiene su un livello altissimo per entrambe le stagioni, e si spera anche la terza, la narrazione e la sceneggiatura, almeno a mio modo di vedere, non è sempre allo stesso livello.
Secondo me, ripetiamolo sempre, la prima stagione risulta essere un po' troppo statica e priva di grossissimi cambiamenti mentre, invece, la seconda stagione esplode a tutti gli effetti sin dalla prima puntata costringendoti a non staccare gli occhi allo schermo.
Questo forte distacco però non è una mancanza degli sceneggiatori o qualcosa di simile, credo, ma è semplicemente un problema di adattamento: come ho già detto, infatti, la serie è tratta da un romanzo e inevitabilmente questo è in salita presentando una prima parte, prima stagione, più tranquilla e una seconda parte, seconda stagione, che piano piano alza il livello.
Tolto questo piccolo problema se volete gustarvi una delle migliori serie degli ultimi anni, con uno dei migliori personaggi degli ultimi anni piena di intrighi politici, senza spade e draghi, House of cards è la serie fatta a posta per voi.
Addio per ora e Bad Wolf.