Ciò che mi ha sempre stupito di Arrow era la capacità, degli sceneggiatori, di scrivere archi narrativi lunghi e complessi senza lasciare, almeno a mio modo di vedere, neanche un buco di sceneggiatura e questa terza stagione, a parte una scelta narrativa che non ho per niente apprezzato, è la prova perfetta di questa capacità: nulla è lasciato al caso.
Durante il pilot Sara viene uccisa e quella che doveva essere solo, per modo di dire, la trama orizzontale della stagione, accanto a quella che ci avrebbe portato allo scontro con Rash, è, invece, diventata il collegamento principale con la Lega degli assassini e solo ora, in questo episodio, assistiamo alla nascita della vera trama accessoria di questa stagione.
La fine della vera Black Canary poi è stato l'inizio di un grosso cambiamento emotivo e di una crescita enorme per tutti i personaggi che in questo episodio, dopo gli ultimi avvenimenti, raggiunge il picco massimo: su tutti, per esempio, Oliver si è trovato costretto ad ammettere i suoi limiti, Felicity è cambiata drasticamente e Laurel, continuando il percorso intrapreso nella seconda stagione, ha finalmente trovato la sua via.
Insomma piano piano tutti i semi, piantati anche nelle precedenti stagioni, hanno iniziato a dare effettivamente i loro frutti e tutti i personaggi, su tutti una Felicity sempre più al centro della scena, ne escono tremendamente rafforzati.
La nuova aria che tira a Starling City, per di più, risveglia i criminali della città e mostra sullo schermo la nascita di una nuova organizzazione criminale creata da Brick, interpretato da un convincente Vinnie Jones, pronto a prendere il comando.
Intanto anche le vicende di Thea, Malcom e di Ray Palmer continuano piano piano pronte a esplodere più avanti.
Ricordate come tutte le trame, nella seconda stagione, sono arrivate a collidere negli ultimi due episodi?
Ecco, sono convinto che anche in questa stagione vedremo una cosa simile e magari anche la nuova banda di Brick farà parte del marasma finale.
Insomma, in definitiva, anche se l'episodio è un po' stagnante e poco incisivo, complice l' assenza di Oliver che si sente, i cambiamenti definitivi dei personaggi sono il coronamento di questa prima parte di stagione e il bilancio finale non può che essere positivo.
Addio per ora e grazie a Pazuzu.
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