Approfittando della chiusura del primo arco narrativo e del gap di due numeri dovuto al primo crossover batmaniano sotto l'etichetta Rebirth ho deciso di dire la mia sui primi sei numeri del Batman di Tom King.
Raccogliendo e leggendo fumetti, stando e parlando in fumetteria mi sono reso conto di una cosa: è quasi impossibile scrivere una brutta storia di Batman.
Il personaggio del cavaliere oscuro, di per sè, è così interessante che basta scrivere di un semplicissimo scontro per tirar fuori una buona storia.
Se questo, da una parte, è un vantaggio per qualsiasi autore si avvicini alla testata dall'altra porta i lettori a ricordare solo e soltanto gli archi narrativi o le run più memorabili relegando in un piccolo angolo oscuro qualsiasi altra storia: non importa se hai scritto una storia carina, se non è eccezionale non verrà ricordata.
Ci avete mai fatto caso?
Ricordiamo tutti " Knightfall " ma nessuno ha davvero presente ciò che viene prima o dopo, nessuno.
Per di più, recentemente, avvicinarsi alla testata è diventata una vera sfida: il Batman definitivo di Morrison e l'allungamento della leggenda ad opera di Snyder hanno reso difficilissimo scrivere qualcosa di altrettanto convincente.
Il personaggio del cavaliere oscuro, di per sè, è così interessante che basta scrivere di un semplicissimo scontro per tirar fuori una buona storia.
Se questo, da una parte, è un vantaggio per qualsiasi autore si avvicini alla testata dall'altra porta i lettori a ricordare solo e soltanto gli archi narrativi o le run più memorabili relegando in un piccolo angolo oscuro qualsiasi altra storia: non importa se hai scritto una storia carina, se non è eccezionale non verrà ricordata.
Ci avete mai fatto caso?
Ricordiamo tutti " Knightfall " ma nessuno ha davvero presente ciò che viene prima o dopo, nessuno.
Per di più, recentemente, avvicinarsi alla testata è diventata una vera sfida: il Batman definitivo di Morrison e l'allungamento della leggenda ad opera di Snyder hanno reso difficilissimo scrivere qualcosa di altrettanto convincente.
Consapevoli di tutto questo in DC hanno deciso di affidare Batman Rebirth a Tom King, autore americano che aveva già fatto impazzire il pubblico con l'ottimo Omega Men e Grayson.
Probabilmente è stato proprio il lavoro dell'autore sulla testata dedicata al figlio acquisito prediletto di Batman a far decidere i piani alti della casa editrice: difficilmente si può trovare una rivoluzione così drastica ma anche di successo nei comics moderni per un personaggio storico.
Per di più King, in Grayson, era riuscito a ricreare, a mio parere, alcune atmosfere morrisoniane e a mettere insieme, da zero, un micro cosmo al cui centro potevamo trovare Dick.
Probabilmente è stato proprio il lavoro dell'autore sulla testata dedicata al figlio acquisito prediletto di Batman a far decidere i piani alti della casa editrice: difficilmente si può trovare una rivoluzione così drastica ma anche di successo nei comics moderni per un personaggio storico.
Per di più King, in Grayson, era riuscito a ricreare, a mio parere, alcune atmosfere morrisoniane e a mettere insieme, da zero, un micro cosmo al cui centro potevamo trovare Dick.
Forte di questi grandi successi, perchè grandi sono, il pubblico era entusiasto del nuovo sceneggiatore e con loro anche io, peccato che questi primi sei numeri non mi sono piaciuti minimamente.
King non è sicuramente un cattivo scrittore, questo no, tant'è che su Grayson ha dimostrato di saper stupire ma credo che con Batman abbia completamente perso il treno.
King non è sicuramente un cattivo scrittore, questo no, tant'è che su Grayson ha dimostrato di saper stupire ma credo che con Batman abbia completamente perso il treno.
" I am Gotham " è un buon arco narrativo, introduce due bei personaggi e ne riporta su altri ma manca di mordente a mio modo di vedere.
Si sviluppa si in sei numeri ma si perde in almeno uno lasciando quasi un buco negli eventi.
Non spinge quanto deve l'acceleratore e poi si spegne, senza davvero un motivo.
Certo, il finale dell'arco è ottimo e lascia ben sperare ma ciò che è venuto prima è davvero dimenticabile.
L'idea stessa di creare un micro cosmo, già fatta in Grayson e anche in Omega Men, qui manca clamorosamente e si sente.
Basta fare un semplice confronto con la prima run di King e la One Shot di introduzione a Rebirth su Batman scritta da Snyder: si sente la differenza, si sente che li ci sono buone idee ben sfruttate ma mai portate ad una conclusione.
Si sviluppa si in sei numeri ma si perde in almeno uno lasciando quasi un buco negli eventi.
Non spinge quanto deve l'acceleratore e poi si spegne, senza davvero un motivo.
Certo, il finale dell'arco è ottimo e lascia ben sperare ma ciò che è venuto prima è davvero dimenticabile.
L'idea stessa di creare un micro cosmo, già fatta in Grayson e anche in Omega Men, qui manca clamorosamente e si sente.
Basta fare un semplice confronto con la prima run di King e la One Shot di introduzione a Rebirth su Batman scritta da Snyder: si sente la differenza, si sente che li ci sono buone idee ben sfruttate ma mai portate ad una conclusione.
C'è ancora tempo per migliorare il tutto ma se continua così King sarà solo un bravo scrittore e non un ottimo scrittore che ha scritto su Batman.
Alla prossima!
#BatmanRebirth
#Batman
#AmericanComicsInAFlash
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