lunedì 25 maggio 2015

Un Incazzoso Lunedì 39/40 - Doppio numero

Beh, dopo una serie di articoli in orario toccava pure steccare in qualche modo no?
Poi chiariamoci, sono sotto esame e infondo la roba che scrivo, questa roba che scrivo, non la legge nessuno quindi chiudete un occhio e lasciamo perdere questa storia.
Allora, per prima cosa, Lunedì non ho scritto perchè ho avuto amici a casa e poi sono stato ad uno spettacolo teatrale, avrei voluto scrivere una parte del testo recitato che ho trovato molto bella e lo farò, più avanti, ma intanto vogliamo parlare del derby?
Chi mi conosce sa che non seguo il calcio normalmente ma negli ultimi anni il derby per me ha un qualche tipo di fascino malato: dove la ritrovi una partita in cui i giocatori si ammazzano letteralmente?
È appena finito il primo tempo e già si sono dati qualche bel calcio e più di una volta si sono urlati contro, il derby da questo punto di vista da sempre molte soddisfazioni.
Detto questo, tanto oltre allo stress per gli esami non è che mi stia succedendo qualcosa, direi di chiuderla qua.
....
no, niente non trovo il pezzo preciso mi dispiace.
Arrendetevi e immaginate.
Addio per ora e Bad Wolf.

Ah si, la foto come al solito è a caso.

#IlMioQuadernoDegliAppunti
#UnIncazzosoLunedì

domenica 17 maggio 2015

Secret Wars 2 - Che venga il tuo regno

Se il primo numero di Secret Wars, così come a tutti, mi era piaciuto molto il secondo, a differenza di molti, mi ha lasciato perplesso.
Ho letto molti contenti e piacevolmente sorpresi della creazione di Battelworld ad opera di Hickman peccato che io non la trovi così fantastica: l'autore ha semplicemente messo insieme una serie infinita di storie Marvel del passato dando ad ognuna un proprio spazio e ricamandoci sopra una vera e propria storia.
Ora, certe idee sono chiaramente fantastiche, dal corpo di polizia dei Thor a Strange sceriffo del regno, ma oltre quelle il resto non mi dice un granchè: Destino a capo di tutto o la divisione in piccoli regni, che al momento non dicono nulla vedremo se nel futuro avranno tutti un senso, sono cose già viste o quantomeno non molto originali.
Hickman è chiaramente riuscito a mettere insieme una serie di dettagli interessanti e ad usare alcuni personaggi in modo davvero curioso anche se logico, per esempio la Fondazione Futuro, ma nulla di davvero trascendentale per i miei gusti.
Il finale del secondo numero sembra portare ad uno sconvolgimento dello status quo presente a Battelworld ma avrei preferito vedere meglio i vari regni e le interazioni tra questi: c'é sicuramente da dire che ora darò un'occhiata più attenta ai vari tien in del crossover.
Insomma Hickman rimane comunque un autore molto interessante e il suo Secret Wars potrebbe davvero fare la differenza nel panorama dei sempre più noiosi e poco incisivi crossover Marvel.
Addio per ora e Bad Wolf.

#SecretWars
#Marvel
#Hickman
#MarvelComics

Plus One 7 - Wayward Pines

Twin Peaks è stato ciò che è stato, una serie tv di successo mondiale, perchè fu una vera e propria rivoluzione " moderna " nel panorama televisivo: la trama, la regia, i personaggi e tutti i piccoli segreti che circondavano quella tranquilla cittadina americana sono stati un esempio da seguire per tutte le serie successive.
Wayward Pines, serie tratta da una trilogia di libri, sin da questo primo episodio sa dove Twin Peaks riuscì a far breccia nel pubblico e cerca di replicare il tutto nel miglior modo possibile, riuscendoci senza problemi e regalando una buona ora di intrattenimento che non solo ti incuriosice ma ti spinge a continuare la visione: che siano anni ed età dei personaggi inconciliabile o un grossissimo muro che blocca la strada Wayward Pines ti confonde e ti sorprende più di una volta.
Se ogni singolo mistero, che sia appena accennato o messo in bella vista, viene usato proprio per mettere molta carne al fuoco e creare interesse, senza strafare, è innegabile il fatto che tutto l'impianto di Wayward Pines, sicuramente del pilot non so se della serie o dei libri, sia una continua citazione a ciò che è stato storico e inusuale nel panorama televisivo degli ultimi dieci anni.
Ora questo per me non è assolutamente un problema, sinchè si prende solo ispirazione e si fa qualche strizzata d'occhio o si rimaneggia un qualcosa di già scritto senza copiare in modo insensato è una cosa che a me piace ma magari per altri potrebbe essere negativo.
Quindi date una chance a Wayward Pines che riesce in breve non solo a scrivere un buon pilot ma anche a presentare dei buoni personaggi tra cui Max Dillon, il protagonista, è il migliore.
Lasciate, almeno fino alla nuova serie del prossimo anno, Twin Peaks e entrate a Wayward Pines non ve ne pentirete.
Voto Plus One: 7

#PlusOne
#WaywardPines

giovedì 14 maggio 2015

Arrow 3X23 My name is Oliver Queen - Recensione

Allora vorrei subito chiarire che questa recensione farà spoiler perchè tocca farlo, tocca far capire alla gente quanto mi ha... FATTO SCHIFO questo finale.
Ora, tornando alla mia solita professionalità che mi contradistingue, parliamo del finale di una stagione che dal dodicesimo episodio in poi piano piano è scesa sempre di più verso il nulla, probabilmente perchè navigavano a vista avendo fatto di tutto in dieci episodi, e che, nel suo ultimo episodio, ha tirato fuori quaranta minuti a caso.
Esatto, quaranta minuti completamente a caso con pochissima azione e tante tante cazzate che poco o nulla hanno migliorato la narrazione: insomma gli ultimi dieci episodi della stagione sono stati un'agonia arrivata all'apice in questo momento.
Mentre Oliver, Nyssa e Ras stanno andando a Starling, con un aereo, i nostri eroi si svegliano nella cella, ma dai? E chi l'avrebbe mai detto, dove Oliver li aveva lasciati e scopriamo che Malcom li aveva resi immuni al virus Alfa e Omega con un vaccino immesso sotto pelle.
Certo, come abbia fatto non si sa ma non facciamoci domande intelligenti.
Intanto Oliver decide che si è stancato di parlare come un idiota e svelate le sue vere intenzioni, insieme a Nyssa, combatte con Ras peccato che lo lasci scappare senza problemi dopo essere stato atterrato con un pugno.
A questo punto tutti i personaggi più importanti sono a Starling e siamo pronti per la battaglia finale che, in realtà, non avverrà mai davvero: vi dispiace?
A me si ma questa stagione è solo una presa a male.
Così, tra un ennesimo litigio tra il trio originario e un discorso strappalacrime ed insensato di Laurel con il padre sull'alcolismo, scopriamo che Ras sta per disperdere il virus in tutta la città ma Oliver, dividendo il gruppo, sembra capace di fermarlo anche se qualcuno riesce nel suo intento e muoiono una marea di persone ma vabbè.
Mentre la città è nel panico in un quartiere e nell'altro Nyssa e Laurel camminano tranquillamente in costume, Oliver e Ras si scontrano di nuovo: ancora una volta Ras sembra avere la meglio su Oliver ma poi si ferma a parlare e Oliver, con un solo colpo di karate, lo ammazza, tanto ormai hanno svaccato tutto tocca svaccà pure questo no?
Certo, Oliver aveva, ancora una volta, avuto il suo momento tenero con Felicity ma vabbè questo non significa che l'amore lo renda più forte no? No?
Ah già, Ras gli dice " Sei più attaccato alla vita "... uccidetemi
Niente, battuto Ras, tutto torna alla normalità: The diventa un'eroina, Diggle sta tranquillo, Felicity e Oliver stanno insieme e Lance è tornato ad essere buono.
Tutto come prima no?
Certo Malcom, infondo ti ha tradito duemila volte diamogli solo il comando di una setta di matti, è diventato il nuovo Ras e Nyssa, tanto ti ha solo ammazzato la fidanzata, lavora per lui ma che ci frega e che ci importa se Oliver torna ad essere Oliver?
Ecco, Oliver non torna ad essere il solito Oliver: decide di lasciare la città con Felicity e di farla proteggete da Laurel, Thea e Ray.
Così, a cazzo.
A cazzo, nel finale, Oliver e Felicity sono in macchina e viaggiano via con il vento tra i capelli e il tramonto sullo sfondo.
Non so più cosa dire.
Addio per ora e la vita è una merda.

#Arrow
#SerialUpdate
#TelefilmAddicted
#SeriesFinale

martedì 12 maggio 2015

Special Animation 2 - Simpsorama

" Uno show a corto di episodi ne incontra uno a corto di idee ".

I produttori dei Simpson e di Futurama, tanto sono gli stessi, decidono di usare questo sottotitolo per lanciare il crossover tra le due creature più riuscite di Matt Groening che risulta essere...un vero e proprio fiasco.
Eh si, mi sarebbe piaciuto poter dire che i due show insieme siano riusciti a tirar fuori venti minuti di puro divertimento ma non è stato così e a questo punto, vista anche la qualità della puntata crossover tra i Griffin e i Simpson, credo che il problema sia proprio degli scrittori della famiglia più gialla d'america.
Se la puntata con la presenza dei Griffin, sceneggiata dai loro produttori, era stata uno degli episodi migliori dei due show questa, con protagonisti anche i vari personaggi di Futurama, è stata un vero e proprio buco nell'acqua: il viaggio nel tempo che da il via all'intera vicenda e i motivi legati a quel viaggio non solo sono stupidi ma non hanno uno straccio di spiegazione e lo show non si vergogna della cosa sbattendocela in faccia più volta ma non è solo questo il problema visto che non c'è neanche una battuta divertente per tutto il cartone.
In venti semplicissimi, scorrevoli e noiosi minuti succedono a Springfield varie cose a caso che non riescono minimamente a catturare l'attenzione dello spettatore e che non sono minimamente paragonabili a tutte le varie, divertenti idiozie che avevamo visto nell'episodio con i Griffin.
Insomma se volete vedervi un episodio con i personaggi dei Simpson e di Futurama che parlano di cose a caso poco interessanti bene ma se cercate qualcosa di davvero divertente girate al largo.
Credo che ormai i Simpson siano davvero arrivati alla frutta.
Addio per ora e Bad Wolf.

#Simpsorama
#Simpson
#Futurama
#SerialUpdate
#TelefilmAddicted
#SpecialAnimation

Zero 1 - 3 - Spie sotto allucinogeni

Vi mancano i vecchi spy drama di una volta?
Amate i film in cui un agente segreto senza macchia e senza paura, strizzata d'occhio allo 007 di Daniel Craig, vince tutte le difficoltà e sconfigge il cattivo?
Volete una spia e una bella donna che insieme mettono ko gli scagnozzi del genio malvagio di turno?
Ecco allora girate a largo perchè Zero è tutto questo soltanto all'incontrario e con molto molto più sangue e droga.

Zero è un agente segreto americano ma non ha scelto lui di esserlo è stato scelto: sin da bambino, insieme ad una sua giovane amica e a un gruppo di ragazzi, è stato allenato e indrottinato dal governo americano per non sentire più nulla al fine di diventare la macchina da guerra perfetta.
Bastano pochi anni, poche missioni e Zero diventa a tutti gli effetti il miglior agente del dipartimento ma nulla è mai perfetto no?
Zero è sempre una persona, con dei sentimenti e anche con molti, molti lati oscuri pronti a spuntare fuori appena le cose si riveleranno molto più complicate del previsto.
Preparatevi a flashback casuali, risalenti alla sua infanzia o alla sua età adulta, narrati da Zero stesso mentre piano piano entriamo nella mente malata di una delle migliori spie del paese che tutta via sembra aver perso la testa: teleportali, tradimenti e spie sotto droghe affinchè non sentano dolore sono solo la punta dell'icerberg che è pronto a crollare sopra le nostre teste e quella del protagonista.
Se la trama di Zero, sin da subito, sembra tremendamente interessante e piena di spunti fantastici la controparte grafica non è da meno: pagine interamente bianche, uso di vari colori, intere vignette che crollano sotto i colpi dei personaggi e combattimenti che occupano moltissimo spazio.
Ales Kot e Jordie Bellaire, rispettivamente l'autore e il disegnatore del fumetto, sembrano sapere esattamente quello che fanno e in poche pagine riescono a tenerti con il fiato sospeso.
Zero è il miglior agente segreto, su carta, che potrete trovare.
Zero è il futuro.

#Zero
#ZeroImage
#ImageComics
#AmericanComicsInAFlash

lunedì 11 maggio 2015

Un Incazzoso Lunedì 38 - Buonanotte infondo ormai è tardi

È tardi.
Non al momento, sono solo le 21 e 40 mentre scrivo, ma in generale.
È tardi per fare tutto, è come se il tempo scappasse dalle mani e non potessimo fare nulla per fermarlo.
E poi quando arriva la sera e magari hai del tempo per tirare il fiato sei troppo stanco anche solo per muoverti e non stai dormendo solo perchè vai avanti per inerzia.
Vorrei vedere qualche serie tv che ho sul pc ma in pratica se poco poco mi rilasso, anche per solo due secondi, scivolo piano piano in un sonno profondo e la mia testa va a sbattere sulla scrivania provocandomi, in sequenza, un trauma cranico, un leggero coma e infine una morte celebrare.
E niente, mentre vedo Flash, appare un enorme gorilla sullo schermo, lui sarebbe Grodd.
Beh..parliamo chiaro: Grodd è un gorilla che cammina pure a due zampe, parla o quantomeno ha poteri psichici e combatte avendo un copricapo fatto d'oro sempre in testa quindi è fisicamente impossibile metterlo su schermo, quindi è chiaro che debba far cagare e alla fine non hanno fatto un lavoro così brutto ma credetemi fa comunque cagare.
Non scordatevelo mai: la computer grafica è un po' una merda.
Addio per ora e Bad Wolf.

#IlMioQuadernoDegliAppunti
#UnIncazzosoLunedì

domenica 10 maggio 2015

The Doctor Corner 3 - The eleventh hour

" Because you were the first. The first face this face saw and you were seared into my hearts ".

Si dice, tra i fan del Doctor Who, che il primo Dottore che vedi, non importa ne dove ne come, sarà per sempre il tuo Dottore preferito.
Ora non so se questa teoria sia comprovata o no ma io credo proprio di si: Matt Smith è stato il primo Dottore che ho visto sullo schermo ed è il mio Dottore preferito.
Credetemi non importa quale episodio sia o chi viaggi con lui Eleven è il mio Dottore, Eleven è il Dottore dei Dottori e come dice lui, prima di scomparire, " I will always remember when the Doctor was me ".
Quando, nel lontano 3 Aprile del 2010,  Matt precipita con il Tardis vicino casa di Amy, in " The Eleventh Hour ", Steven Moffat, lo showrunner della serie,  inizia una delle saghe più belle dedicate al nostro viaggiatore del tempo preferito che si conclude interamente soltanto con lo speciale " The time of the Doctor ", lo speciale in cui Smith smette ufficialmente di essere il Dottore.
Moffat, per tre serie e vari speciali, crea una trama continua e strepitosa che in nessun momento ha un vero e proprio calo: che siano viaggi nel tempo, Dalek umani, un pianeta chiamato Natale o anche cose stupide e insulse come una balena nello spazio o dei vecchi Moffat tratta il tutto con estrema serietà e grande efficacia senza mai scadere nell'assurdo o nel pacchiano.
Vi garantisco che qualsiasi nemico del Dottore, in questa stagione, non importa quanto sia bizzaro o strano lo prenderete sul serio dopo pochissime scene: il mondo non è mai stato così in pericolo ma, allo stesso tempo, non c'è mai stato Dottore migliore.
Eleven è proprio questo: è il protettore di una terra costantemente in pericolo, è quello pronto a tutto ed è colui che si preoccupa di chiunque e qualsiasi cosa.
Ma il Dottore di Matt Smith, come ci ricorda più volte lui stesso, non è un eroe è solo un pazzo con una scatola, incapace di fermarsi, curioso di sapere tutto ciò che succede anche nell'angolo più remoto del cosmo.
Eleven è il Dottore più vecchio, l'ultimo Dottore tra tutte le sue rigenerazioni, e lui lo sa, sa di essere tremendamente vicino alla morte e cerca in tutti i modi di evitarla: i companion sempre più giovani, il suo giocare sempre e comunque con i bambini, i suoi comportamenti tremendamente infantili sono solo modi per non sentirsi vecchio.
L'ultimo, stavolta nel vero senso della parola, della sua specie e probabilmente è proprio per questo che è il Dottore che fa più vittime infatti se Nine e Ten alla fine perdonavano quasi sempre Eleven ne ha viste troppe, davvero tante, e non è più disposto ad avere pietà perchè il tempo gli ha dimostrato che questa non serve a nulla: " But they keep coming back, don't you see? Everytime I negotiate, everytime I try to understand. Well, not today. No. Today, I honor the victims first. His, the Master's, the Daleks', all the people who died because of MY mercy! ".
Eleven porta con se un grosso peso: tanti se ne sono andati perchè non ha fatto abbastanza, altri perchè ha avuto pietà e molti è stato lui stesso ad ucciderli.
Smith incarna la versione più oscura del Dottore, una versione arrivata alla fine della corsa, piena di rimpianti e ormai troppo stanca: Matt è il Dottore sceso dalle stelle, giovane, giovanissimo ma basta guardarlo negli occhi per sapere che ne ha viste tante e che vive con molto rimpianti.
È un anziano e come ogni anziano è incapace di stare solo ma grazie ai suoi companion riesce a rimanere se stesso: Amy, Rory, River e Clara sono l'ancora di salvezza per Eleven più di quantolo fossero state Rose e Donna, le companion principali di Ten e Nine.
Amy è la prima ragazza che Eleven incontra, la prima faccia che ha visto, un anziano e una bambina, insieme pronti a salvare l'universo: una famiglia stramba e disfunzionale che diventa effettiva solo con l'aggiunta di Rory, il fidanzato di Amy.
Se inizialmente Rory risulta essere senza carisma e inutile piano piano diventerà parte integrante del gruppo e sarà la " coscienza " del Dottore in mancanza di Amy.
Grazie ai due, e badate bene uso la parola grazie per un motivo ben preciso ma non voglio fare spoiler, Eleven incontrerà o meglio reincontrerà, ricordatevi della sua avventura con Ten, River Song, misteriosa figura che verrà finalmente spiegata proprio in queste stagioni, con cui intratterà un magnifico rapporto.
Abbandonati, per svariati motivi, i Pond e River, Eleven incontrerà Clara, l'attuale companion del Dodicesimo Dottore, che piano piano, proprio per volere di Moffat, diventerà sempre più importante per l'economia della serie e nella mitologia nonchè nella storia del Dottore.
Anche se Rose e Donna sono companion meravigliose Amy, Clara e River, scusami Rory ma tu non rientri in questo gruppo, forse sono un gradino superiori a loro proprio perchè Moffat è convinto che sia il companion a fare il Dottore e non viceversa: Amy è riuscita a donare un' umanità mai vista ad un alieno mentre River gli ha dato qualcosa in più e Clara, in parte, lo ha definito.
Ma, anche se è il companion a fare il Dottore, Moffat sa quanto viaggiare nello spazio e salvare il mondo sia difficile e possa provocare danni collaterali: nessuno uscirà sano e salvo dai viaggi col Dottore, in nessun modo.
Se Davis ci aveva mostrato che si, viaggiare nel tempo e nello spazio era pericoloso ma allo stesso tempo divertente proprio perchè Ten e Nine riuscivano a risolvere quasi tutti i problemi, Moffat ci mostra, per la prima volta forse, un Dottore in errore, impreparato di fronte al pericolo in un primo momento e non sempre pronto a trovare una soluzione al momento giusto o non sempre in grado di salvare tutti e soprattutto un Dottore conscio di questo fatto: Eleven sa che metterà in pericolo i suoi amici, sa che una volta potrebbe non riuscire a salvarli ma senza di loro non può vivere e quindi decide comunque di portarli con se perchè nessuno dovrebbe ascoltarlo ma come fai a rinunciare a tutto il tempo e lo spazio?
È come se un adulto offrisse delle caramelle ad un bambino: è impossibile resistere e proprio per questo sono stati inventati gli adulti.
Ecco, probabilmente, perchè Eleven è il mio Dottore preferito: perchè sbaglia, perchè è troppo umano anche se è un alieno.
Smith mente, mette in pericolo gli amici, si arrabbia, li delude e non controlla al meglio le sue emozioni cedendo alla vendetta e cadendo nell'errore facendosi trasportare dalla rabbia: Eleven è il Dottore peggiore che possa esistere e proprio per questo il migliore.
Lui sa di non essere un eroe, sa di aver preso con se una piccola bambina e di averla privata di una vera infanzia solo per vanità perchè aveva bisogno di essere adorato: sa di avere molte colpe eppure sfugge dal giudizio perchè ha paura.

" I stole your childhood and now I've led you by the hand to your death. But the worst thing is I knew. I knew this would happen. This is what always happens. Forget your faith in me. I took you with me because I was vain. Because I wanted to be adored. Look at you, glorious Pond. The Girl Who Waited for me. I'm not a hero. I really am just a madman in a box. And it's time we saw each other as we really are. Amy Williams. It's time to stop waiting ".

Tu sei il mio Dottore e anche se i tempi cambiano e così devi anche tu non ti dimenticherò mai.

Good night Raggedy Man and goodbye.

giovedì 7 maggio 2015

House of cards 3 - La caduta dei giganti

" Il peso di chi porta la corona ".

Non importa quanto sali prima o poi devi scendere: Frank Underwood lo sa e lo sanno anche gli sceneggiatori di questa terza stagione che senza molti scrupoli orchestrano una serie infinita di problemi per il nuovo presidente degli Stati Uniti.
Dopo il finale della seconda stagione, Frank era riuscito ad entrare nello studio ovale e a sedersi alla scrivania del presidente ma, probabilmente, non si sarebbe mai aspettato quanto potesse essere problematico gestire un intero paese lasciato in una situazione tremenda, anche da lui e non solo, dal vecchio presidente: infatti uno dei problemi più pressanti per Frank è la difficile situazione economica americana dopo il confronto con la Cina iniziato nella scorsa stagione.
La crisi economica sarà uno dei tanti punti forti della politica d'ingresso di Frank che non solo dovrà affrontare, su questo punto, avversari interi ma si troverà anche a dover fronteggiare, su altri punti, una difficile situazione estera che però sarà tremenda gratificante per lo spettatore: per la prima volta Frank si troverà di fronte un personaggio abile e orgoglioso quanto lui che difficilmente starà ai suoi giochetti.
Difatti il presidente Petrov, chiaramente una replica di Putin, più di una volta si rivelerà essere il personaggio perfetto da mettere in contrapposizione ad Underwood: i dialoghi tra i due sono, probabilmente, i punti più alti della stagione.
Petrov sarà il primo, e anche l'ultimo probabilmente, dei tanti chiodi messi, dagli sceneggiatori, sulla bara della coppia di Frank e di Claire che a fine stagione divideranno definitivamente le loro strade: lo scontro tra i due era iniziato in modo sotterraneo sia nella prima che nella seconda stagione mostrandoci una coppia costantemente in crisi ma sempre in grado di rimettersi in sesto finchè tra i due c'era fiducia.
Una fiducia che viene clamorosamente meno proprio nel momento di maggior difficoltà per Frank che si trova costretto a dover accontentare la moglie mettendo in pericolo la sua stessa carica di presidente messa in discussione da personaggi secondari fuoriusciti dalla seconda stagione che vengono innalzati, con successo, a ruoli di rilievo.
Se lo scontro con Claire viene alimentato da personaggi entranti in scena in questa stagione, uno su tutti lo scrittore Tom, e se la carica di Frank è in pericolo per via di vecchi nemici è Frank stesso o meglio la sua incapacità di essere se stesso a rappresentare il maggior ostacolo alla sua completa ascesa al potere: la nuova carica di presidente lo rende completamente incapace di muovere come al solito e con la stessa maestria le pedine di una scacchiera che ora, come non mai, dovrebbe essere alla sua completa mercè ma che in realtà non lo è.
Forse questa terza stagione non è piaciuta a tutti, a me si, forse non è la migliore tra le tre, per me è pari alla seconda anche se il finale lascia un po' a desiderare visto che lo trovato completamente anticlimatico, ma è, senza ombra di dubbio, la stagione in cui Frank e Claire dimostrano di essere umani, di essere come tutti noi e di non poter agirare per sempre qualsiasi tipo di problema.
Frank, anche se non lo da a vedere, ha iniziato la sua caduta: riuscirà a salvarsi o si schianterà a terra?
Addio per ora e Bad Wolf.

#HouseOfCards
#Netflix
#SerialUpdate
#TelefilmAddicted

Secret Wars 1 - L'inizio della fine

Probabilmente sono tre o quattro anni che non leggo un fumetto Marvel mainstream: insomma tolta qualche serie sperimentale come quella di Fraction su Occhio di falco la Marvel mi ha annoiato.
Però sono sempre un nerd amante di fumetti, adoro quando si parla di " ultimi numeri " o di " restart " e quindi, anche se sento puzza di truffa da lontano un miglio, ho deciso di comprarmi il primo numero di Secret Wars e probabilmente, viste le ottime impressioni a fine lettura, comprerò anche i prossimi e ci scriverò qualcosa sopra come sto facendo adesso.

Se Secret Wars inizialmente doveva essere una cosa molto semplice piano piano, in casa Marvel, anche grazie ad Hickman, autore che secondo me ricicla continuamente i soliti canovacci, l'intera super saga ha inglobato tutto l'universo Marvel e sembra che dopo l'ultimo numero di Secret Wars i nostri amati eroi non saranno più gli stessi.
Se inizialmente avevo dei fortissimi dubbi su tutta l'operazione, dall'idea di restart fino alle testate che rimaneggiavano storie passate, probabilmente poichè non nutrivo molte speranze in Hickman stavolta l'autore mi sorprende terribilmente regalando un primo numero pieno di scontri fisici e di morti, si avete capito bene di morti, tanto poi tornano in vita, importanti che non avrei mai sognato: il finale del fumetto poi, ci lascia con il fiato sospeso quanto basta per comprare il suo seguito tra un mese esatto.
Hickman riesce in poche pagine, non solo a far collidere due universi che non si erano mai incontrati inizialmente, ma a regalare uno spettacolo che fin'ora nessuno era riuscito a mettere su carta principalmente perchè la Marvel non ha mai voluto sfiorare il capitolo " Scontro tra due realtà differenti " visto che era una prerogativa DC.
Che siate in pari con la numerazione corrente o che, come me, abbiate lasciato i fumetti Marvel in un angolo da qualche anno Secret Wars sarà di facile comprensione e le poche domande che vi farete, se ve le volete fare, troveranno risposta o dentro l'albo, date un occhio alle varie formazioni e alle terre di origine dei personaggi in una delle prime pagine, o attraverso una semplice e veloce ricerca in internet.
Certo Hickman usa ancora una volta i suoi soliti cavalli di battaglia, dalla fine del mondo allo scontro di più realtà messe insieme, con alcuni eroi base che più di una volta hanno vissuto tutto questo, i F4 su tutti, ma il campo libero che stavolta è stato lasciato all'autore lo aiuta a sbizzarrirsi colpendo i fan al cuore con alcuni tratti della trama e regalando momenti meravigliosi che includono, in modo logico, molti personaggi Marvel.
Magari potrà essere un po' confusionario, magari vengono tutti alle mani senza un vero e proprio confronto diretto prima ma quando un amante di fumetti si trova davanti ad un fumetto in cui abbiamo morti eccellenti e scontri fisici tra personaggi famosi di due realtà diverse difficilmente potrà evitare di metterci le mani sopra.
Hickman, così come succede a Morrison negli ultimi tempi, può ancora mandare tutto a fanculo ma incrociamo le dira e godiamoci i frutti, iniziali, del suo lavoro.
Addio per ora e Bad Wold.

#SecretWars
#Marvel
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Arrow 3X22 This is your sword - Recensione

Ora, c'è un problema che ha, credo, pesato particolarmente su questa stagione di Arrow: la tempistica.
Se la prima parte della stagione era partita e continuata in maniera ottima dallo scontro con Ras in poi gli sceneggiatori si sono ritrovati a dover scrivere episodi o in mancanza di Oliver o con sempre lo stesso schema base: insomma l'aver tirato fuori Ras così presto e la stessa gestione dell'assassinio di Sara hanno creato una stagione molto traballante e discontinua.
Ora che manca solo un episodio al finale sembra che gli sceneggiatori, tranquilli e rilassati sino a qualche episodio fa visto che sprecavano il tempo a mostrarci una puntata con Atom protagonista, abbiano sbagliato completamente la scrittura del finale di stagione mettendo in un solo episodio più di un voltafaccia inspiegabile o mal spiegato: qualcuno mi dice il motivo per cui Merlyn confessa tutta la verità a Ras?
È una scelta logica?
Certo, parlare di scelte logiche ormai mi sembra azzardato: c'era davvero il bisogno di creare un finto finale in cui dovremmo tutti stare col fiato sospeso per la sorte dei nostri protagonisti quando ormai sappiamo che Oliver è riuscito a salvarli in qualche modo magari cambiando il contenuto della fiala?
E poi cazzo, Oliver ha appena confessato di star fingendo quindi perchè tutti continuano a trattarlo come se non lo fosse?
Si sono accorti che non ha mai davvero ammazzato qualcuno?
In questo singolo episodio abbiamo visto una serie di eventi che potevano essere distribuiti molto meglio e che avrebbero regalato uno svolgimento della vicenda molto più fluido e meno pasticciato: bastava far catturare prima Malcom, far morire prima Thea e poi davi spazio alla " trasformazione " di Oliver in cinque o sei episodi.
Thea poi, che sembrava essere finalmente maturata con l'inizio della stagione, è tornata a scappare tra le braccia di Roy che, appena sente di Oliver nella Lega, torna a sbattersi la sorella di lui senza neanche un minimo ripensamento: Ollie se questi sono i tuoi veri amici pensa ai tuoi nemici.
Infine la parte flashback della stagione, forse la meno interessante di tutte e tre le serie nel complesso, si avvicina ad un lento e noiosissimo finale ma, infondo, cosa ci aspettavamo sapendo già, prima del previsto, il destino di tutti gli interessati?
Questa terza stagione poteva essere molto meglio: sarebbe bastato, probabilmente, solo un occhio in più alla tempistica.
Addio per ora e Bad Wolf.

#Arrow
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lunedì 4 maggio 2015

Un Incazzoso Lunedì 37 - Non mi ricordo più

Ok allora oggi non è stata per niente una bella giornata.
Non è stata una giornata di merda ma non è stata una bella giornata.
Avevo tutto un discorso in testa, varie cose da dire, una bella metafora da usare e una battuta finale per rendere il discorso davvero divertente ma non ne ho voglia.
Avrei potuto scrivere davvero una cosa simpatica e interessante ma il mio cattivo umore ha deciso di chiudermi la bocca e di fermarmi.
Normalmente quando sono di cattivo umore mi guardo qualche comedy in tv o qualsiasi cosa che mi faccia ridere ma oggi non è servito a nulla.
E io che volevo studiare.
Addio per ora e Bad Wolf.

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