venerdì 8 marzo 2019

Bisogna saper dire addio


"I hate endings"

Eleventh Doctor

Quando ho iniziato questo blog ben sette anni fa, ero convinto fossero di meno, recensendo una serie di film horror che pensavo avessero un meraviglioso futuro davanti salvo poi morire poco dopo non avevo veramente ben chiaro cosa stessi iniziando a fare.
Da una parte mentirei se non dicessi che una parte di me era convinta, sbagliando, che sarei riuscito a scalare in breve l'alta vetta degli influencer che si occupavano di cinema e di televisione.
Farei lo stesso però se dicessi che non lo facevo per me: pensavo di avere una voce e un'opinione da far sentire a qualcuno, a chiunque.
Quindi, come per molte delle cose a cui "diamo vita", ho iniziato questo blog perché ero convinto di poter fare meglio di altri e perché volevo semplicemente farlo.
Il bello è che, in un modo o nell'altro e almeno per qualcuno, sono stato bravo a farlo.
Forse non sono stato perfetto o non sono stato sempre puntuale ma sono stato capace di scrivere cose interessanti, capaci di scatenare una discussione e, alle volte, belle.
Man mano le visualizzazioni salivano e piano piano mi rendevo conto che parlare e "scrivere" film o serie TV o, in maniera più semplice, scrivere storie era un qualcosa che mi piaceva così tanto da farne la mia materia di studio all'università per poi, incrociando le dita, farne un lavoro.
Quindi ho scelto cosa fare nella vita solo aprendo un blog in cui iniziare a parlare, male e in maniera sgrammaticata, di film e serie TV.
Strano no?
Si, strano ma alle volte le cose capitano così a caso e si deve la propria "fortuna" alle cose più particolari come questo posto che per anni è stata la mia "casa".
Il problema è che tutto deve avere una fine prima o poi, credo sia l'unica cosa certa per chiunque, e anche se questo "quaderno" mi ha aiutato a migliorare, a capire e a conoscere persone è ora di mettere la parola fine a questa storia e, come ho sempre fatto, non tornare indietro a meno di determinati motivi.
Ho iniziato quando nessuno mi leggeva ma piano piano la gente ha iniziato a farlo e le cose sono migliorate, sempre di più e io ero contento: cosa c'è di meglio?
Avevo iniziato principalmente per me ma stava piacendo anche agli altri e non potevo chiedere di meglio.
Quando c'erano dei cali sapevo che cosa poteva averli creati e sapevo come comportarmi.
Di recente però nulla è sembrato funzionare e non riesco più a mettere a posto il giocattolo che si è, letteralmente, rotto nelle mie mani.
Ci ho provato, ci ho veramente provato ma forse non sono all'altezza, forse serve qualcun' altro o forse non è più tempo per questo posto e tocca lasciar passare del tempo e cambiare strada.
Non lo so, non ne sono sicuro come un po' tutto in realtà.
Voglio però chiudere questa parte della mia vita perché credo sia arrivato il momento.
Perché anche se ho iniziato per me la realtà è che ora non mi diverto più, lo vedo come un impegno sempre costante e non come un piacere e il non avere un pubblico rende il tutto ancora un po' frustrante.
Ha senso scrivere per un pubblico che non c'è?
Forse si ma se devo farlo per me posso farlo in altri posti, in altri modi e magari dandomi un po' di respiro.
Quindi questa non è una fine, perché anche se questa arriva per tutti io sono dello stesso parere di un uomo anzianissimo che viaggia nel tempo e nello spazio in una cabina blu e odio i finali.
Questa non è una fine, perché come dice un enorme uomo blu nudo nulla finisce, nulla finisce veramente.

"In the end? 
Nothing ends Adrian, nothing ever ends"

Dr Manhattan