mercoledì 27 febbraio 2019

Suburra 2 - Finalmente Roma è piena di criminali


Quando finì la prima stagione di "Suburra" e iniziai a parlarne non ne ero pienamente convinto.
Da una parte ero molto contento di rivedere un qualcosa di più simile a "Romanzo criminale" e più lontano da "Gomorra" tuttavia continuavano a mancare delle parti fondamentali.
Alcuni personaggi non erano convincenti o giravano a vuoto e appesantivano l'intera vicenda mentre chi riusciva a raggiungere i suoi obiettivi lo faceva con qualche capriola di troppo.
In sostanza si era centrato l'obiettivo ma il tutto non era stato fatto perfettamente e l'intera serie aveva bisogno di essere migliorata su tutti i fronti.
Questa seconda stagione, fortunatamente, è riuscita a migliorare tutti i punti deboli della precedente annata sopravvivendo anche a qualche forzatura nella scrittura.

Siamo ancora a Roma, i nostri protagonisti non sono cambiati ma sono sicuramente maturati.
Spadino è sempre più convinto della sua posizione e sempre più voglioso di essere sé stesso e di volere un posto di comando proprio ora che il fratello è indisposto.
Aureliano si è lasciato indietro i suoi fantasmi e sta cercando di capire come affrontare quelli che si ritrova ancora accanto.
Gabriele ha fatto strada nella polizia, si è messo il padre e Samurai alle spalle e cerca di fare il suo lavoro al meglio.
In breve tutti e tre i nostri "eroi" saranno costretti a confrontarsi e a riunirsi per cercare quella libertà che hanno sfiorato durante la prima stagione ma che non sono veramente riusciti ad afferrare.
Grossa e convincente aggiunta di questa stagione dalla parte dei tre ragazzi, una non ho voglia di citarla perché è parte di un filone di trama imbarazzante, è Federica Sabatini che in un' ipotetico continuo della serie che inglobi i film potrebbe benissimo prendere il posto della Scarano.

A non essere cambiato è Samurai che si ritrova sempre nel mezzo della città di Roma.
Tra preti e politici, alcuni conosciuti e altri meno, sarà ancora lui il villain della stagione, questa volta l'unico, contro cui i tre ragazzi dovranno scontrarsi.
Sorpresa di questa seconda annata della serie Netflix è sicuramente il fatto che lui stesso si ritroverà in difficoltà e la sua vita verrà messa in pericolo.
Ad "aiutarlo" troveremo il personaggio interpretato dal sorprendente Jacopo Venturiero che porta sullo schermo due parti di Roma molto presenti nella realtà che precedentemente non erano state portate in scena.
Chiudono il cerchio i due personaggi "fuori" dal mondo criminale della serie: quello di Claudia Gerini e quello di Filippo Nigro.
Se entrambi sino a questo momento erano stati lontani dalle azioni e dai personaggi più importanti quest'anno i due "diventano parte" della squadra e l'intera sceneggiatura ne trae beneficio creando un racconto più coerente e più articolato.

Un anno fa l'unica cosa che non doveva essere modificata perché perfetta era il lato tecnico della serie quest'anno, invece, possiamo lasciare tutto così.
Lasciati in soffitta i triangoli amorosi o i filoni narrativi legati alla droga abbiamo tre protagonisti più sicuri, in una posizione non proprio di potere ma dalla quale sono capaci di muoversi e di colpire senza problemi.
Finalmente il nostro trio di criminali preferiti è convincente e sembra essere pronto a conquistare Roma.



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Alla prossima!

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