venerdì 22 febbraio 2019

La prima serata di canale Cinque tra reality e serie TV


Qualche tempo fa decisi di scrivere sul mio Twitter, più per scherzo che per altro, che Mediaset stava cercando di ritornare rilevante in prima serata grazie al prossimo debutto, all'epoca, di "Adrian" e di "La dottoressa Giò".
So benissimo che l'azienda di Berlusconi non è mai uscita dalla prima serata grazie ai suoi reality ma vedere un qualcosa di diverso dal Grande Fratello o da uno show di Maria, un qualcosa legato alla serialità televisiva di fiction era a tutti gli effetti una rivoluzione.
Non avrei mai detto però che il mio tweet sarebbe stata una sorta di specchio della realtà che presto si sarebbe realizzata.

Dall'annuncio del ritorno di "La dottoressa Giò" infatti abbiamo visto la pubblicità di una nuova serie dopo l'altra, tutte in prima serata, tutte di Domenica, tralasciando "Adrian", e tutte con, bene o male, attori di primo piano.
Greta Scarano, Giorgio Pasotti e per fino la D'Urso sono stati scelti per essere protagonisti, insieme ai loro co protagonisti o comprimari, di prodotti se non rivoluzionari quantomeno interessanti e curiosi dal punto di vista del marketing.
Allo stesso tempo si è deciso di dare spazio, un grosso spazio, ad "Adrian" che per quanto sia brutto per il panorama televisivo italiano è un qualcosa di veramente rivoluzionario.

A muovere il colosso televisivo verso questa scelta aziendale sono stati più fattori insieme.
Per prima cosa abbiamo la continua anche se molto lenta discesa dei reality che hanno bene o male dominato il palinsesto della rete ammiraglia Mediaset da tre anni a questa parte ma che ormai continuano a perdere colpi e che proprio per questo al momento o stanno collassando o sono stati messi in pausa: il GF è stato bloccato per il momento mentre l'Isola della Marcuzzi sta soffrendo ogni singola sera in cui è in onda.
L'unica nota positiva in questo frangente è stato l'ottimo riscontro avuto con l'ultima edizione di "Temptation island VIP" che tuttavia era alla prima edizione e poteva, molto probabilmente, avere una marcia in più per via dell'effetto novità.
Come i reality a scendere piano piano negli ascolti sono anche i talent di Canale Cinque che con "Tu si que vales" e "Amici" si sono sempre difesi bene e continuano a farlo ma anche lì piano piano vediamo delle crepe che non possono essere alto che evidenti segnali di una discesa sempre più annunciata e mai veramente analizzata e risolta.
Ad unirsi a questa discesa abbiamo anche "Scherzi a parte" che non ha minimamente convinto il pubblico al suo ritorno.
Problemi in prima serata che devono essere avvicinati alla continua sconfitta dei film in prima visione mandati in onda nelle serate vuote che non riescono ad attirare il pubblico.

In mezzo a tutta questa mancanza di "forza" in prima serata le uniche vere certezze o quantomeno piccole sorprese sono arrivate dal settore fiction.
Se infatti tre anni fa, mentre andavano forte i reality, abbiamo visto le novità, "Amore pensaci tu", e le vecchie glorie, "L'onore e il rispetto 4", nel campo fiction cadere rovinosamente di recente queste sono tornate ad essere un prodotto su cui puntare.
La stessa Rai, infatti, sempre molto lontana dal mondo del reality si è immersa in questo mondo sbaragliando piano piano i prodotti Mediaset e costringendo il Biscione a fare lo stesso cercando anche di farlo con una certa intelligenza.
Durante il 2017/2018 abbiamo visto Canale 5 cercare di parlare al pubblico amante della serialità televisiva con prodotti innovativi per la nostra televisione: abbiamo visto uno spin off, la serie dedicata a Rosy Abate, una serie tratta da un film, "Immaturi", e l'uso di un personaggio noto al pubblico generalista ma anche a quello del web viste le sue ultime uscite con "L'isola di Pietro" che ha Gianni Morandi come protagonista.
Un trittico che unito ai reality ha dato respiro alla compagnia di Berlusconi e che ha dimostrato quanto si possa contare su prodotti di questo tipo.
Prodotti che però sono stati messi nell'angolo alla fine della scorsa annata televisiva e all'inizio di questa dando la possibilità ai reality di farsi valere salvo non riuscirci.

Così, dopo qualche mese, abbiamo visto Canale Cinque iniziare a puntare nuovamente su questi prodotti, sempre con un marketing più estero che nostrano, non riuscendo ad avere un vero e proprio riscontro però.
I due prodotti che hanno seguito i reality forti di Canale Cinque sono stati "Adrian" e "La dottoressa Giò" e non sono riusciti a mantenere alta l'attenzione del pubblico tuttavia questi "flop" sono spiegabilissimi.
Parlando di "Adrian" è evidente che a mancare, oltre alla qualità vera del prodotto, è la presenza effettiva di Celentano, grosso neo a detta di molti spettatori, e il fatto che il pubblico più grande, quello più vicino al cantante, non sia minimamente interessato ad un cartone o non riesca neanche a capire il perchè della produzione.
Insomma: un disastro annunciato bastava solo fare una semplice indagine di marketing.
Per quanto riguarda "La dottoressa Giò" è evidente che Mediaset volesse provare la via del revival tanto cara agli americani salvo che le precedenti stagioni non le abbiamo più viste in TV dopo la loro prima messa in onda e quindi il prodotto stesso è lontanissimo dal pubblico che guarda ora la D'Urso.
Un pubblico che in parte ha effettivamente visto la serie ma non abbastanza per renderlo un successo e magari il tutto è anche dovuto alla figura della D'Urso stessa lontana dal pubblico seriale italiano.

Fortunatamente però ci si sta allontanando da questo trend "scadente" e oltre al riproporre successi annunciati come "Chi vuol essere millionario?" o "Uomini e Donne - La scelta" legati ai game show o al dating più seguito d'Italia si è deciso di puntare sull'idea degli adattamenti di serie estere, al momento parliamo solo di serie TV inglesi, altra mossa un particolare per il nostro mercato.
Abbiamo avuto, ha debuttato una settimana fa, il remake di "Liar" chiamato da noi "Non mentire" con la Scarano e Preziosi che appena finirà verrà seguito dal remake di "Broadchurch" con la Angiolini e Pasotti.
Insomma, utilizzando attori di primo piano si sono presi prodotti molto apprezzati dal pubblico estero da adattare per portare una ventata di novità ed i primi dati d'ascolto, quelli di "Non mentire" sono stati molto incoraggianti imitando la Rai che di recente, come abbiamo detto, si è fatta avanti allo stesso modo.

In definitiva la nuova prima serata di canale Cinque, anche se all'inizio, sembra stia portando i primi risultati anche se si dovrà analizzare a Marzo quando anche la Rai porterà un peso massimo sul suo canale con l'adattamento di "Il nome della rosa".
Vedremo, cosa accadrà.

Ringraziamo Trash Italiano per aver fornito i dati.


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Alla prossima!

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